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10 buoni motivi per non seguire più il calcio

22/10/2014 15:44 - Aggiornamento 22/10/2014 17:14

Il calcio mi piace moltissimo. È uno sport bello. Magari non il più bello, ma divertente. E poi quasi tutti abbiamo una squadra del cuore. Seguire la Serie A è la cosa più normale del mondo e certe partite sono davvero avvincenti. Però da un po’ di anni a questa parte lo sport più amato dagli italiani è sempre meno attraente. Ho quindi raccolto le 10 ragioni per cui il calcio ha un po’ stufato, da Carlo Tavecchio al crollo della Roma ieri sera con il Bayern Monaco.

Roma - Bayern Monaco e i problemi della Serie A

10 buoni motivi per non seguire più il calcio

 

#1. Calciatori viziati. Ai massimi livelli i giocatori sono spesso dei bambini viziati che si credono il centro dell’universo. E purtroppo anche nelle serie minori c’è che si crede molto più importante di quanto sia realmente.

#2. Sport più genuini. Tempo fa c’era solo il calcio, ora in tv iniziano a passare anche sport “minori” che però sembrano più genuini e sono comunque divertentissimi. Rugby e pallavolo, ad esempio, hanno tutta un’altra filosofia rispetto al baraccone della Serie A.

#3. Italiane in crisi. Il ko della Roma ieri sera è solo l’ennesimo segnale di come il nostro calcio sia in crisi nera. Era un po’ più bello tifare quando vincevamo le Champions.

#4. Ultras. Non smetterò mai di ripeterlo: o gli ultras o le persone normali. Finché gli stadi saranno recinti in cui regnano i delinquenti sarà difficile affezionarsi ancora a questo sport.

#5. Campionato spezzettato. I diritti tv hanno costretto la Serie A a scendere in campo praticamente ogni giorno della settimana. Era molto più divertente guardare tutti i gol la domenica a 90° minuto piuttosto che dover inseguire ogni volta i risultati dell’anticipo del posticipo del recupero della giornata di campionato.

#6. Partite noiose. L’altra faccia della crisi del calcio italiano sono squadre sempre meno tecniche e quindi partite molto dure, tatticamente povere e senza troppi spunti.

#7. Carlo Tavecchio. Il presidente della Federcalcio è l’emblema di un sistema. Avevano deciso che sarebbe stato eletto e nulla è cambiato nonostante le sue frasi incresciose sui giocatori africani. Il calcio ad alti livelli è un intricato intreccio di politica e interessi. Lo sport a quel punto non c’entra più niente.

#8. Poco spirito sportivo. Anche sul campo si vede poco quello spirito sportivo di cui invece il calcio dovrebbe essere permeato. Botte, risse, falli al limite del codice penale. È tutto troppo esasperato per essere bello.

#9. La Nazionale va male. Era facile seguire  l’Italia dopo i vittoriosi Mondiali del 2006. Ora che a stento vinciamo con Malta c’è un po’ meno affetto verso gli azzurri.

#10. Troppi soldi. Che è un must, però è anche vero. A un certo punto o si tratta di sport o di affari.