Vi è mai capitato di leggere un libro di Haruki Murakami e di desiderare di muovervi negli stessi ambienti dei protagonisti? Di sfogliare una rivista di viaggi e di voler partire alla volta del Giappone? Di guardare un film girato nel paese del Sol Levante e di invidiare chi ogni giorno può godere del panorama del Monte Fuji? Beh, nulla vi impedisce di trasformare il vostro appartamento in un angolo d’Oriente. Quel che colpisce dell’arredamento giapponese è il minimalismo, la cura per il dettaglio, ma soprattutto quell’aria solenne, unita alla purezza delle linee, delle scelte dei materiali e dei colori, che caratterizza gli appartamenti tradizionali di Tokyo e dintorni. Ecco di seguito 5 consigli per un arredamento moderno di ispirazione giapponese per la propria casa.
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Che cos’è il feng shui
Partiamo dal concetto di feng shui, letteralmente «cielo e terra», che detta le regole e i colori per arredare la dimora come l’ufficio. Molto radicata sia in Cina sia a Hong Kong – basti pensare che al momento dell’acquisto di un terreno o di uno stabile il primo esperto a essere consultato è proprio il maestro di feng shu! – è una tradizione antica di oltre cinquemila anni di origine cinese che ha nel Ka-so il corrispettivo giapponese. Ambedue affondano le proprie radici nella geomanzia: fondamentale è, infatti, l’equilibrio degli spazi, l’armonia che alberga negli oggetti e la bellezza delle forme. Il feng shui attribuisce molta importanza ad esempio alla disposizione degli ambiente, nello specifico della camera da letto, ritenuta una delle stanze più importanti della casa. Questa deve trovarsi il più lontano possibile dall’ingresso principale e dalla strada. Il letto andrebbe posto trasversalmente, con la testata orientata verso est. Ma quale letto scegliere? Beh, questa è una bella domanda e possiamo suggerirvi alcuni modelli di Arpel, consultabili sul sito ufficiale dell’azienda .
Il letto nel feng-shui: come sceglierlo
Si tratta di letti bassi con il materasso che appoggia a pochi centimetri da terra, i quali rispecchiano fedelmente lo stile più tradizionale dei letti giapponesi. Le pedane sono disponibili con doghe o tatami, in varie dimensioni e su misura per ogni necessità. Tra quelli più gettonati:
- Letto Basso Aiko Completo di Tatami e Futon, comprensivo appunto di tatami e futon in cotone bio, lana, lattice e cocco. Il letto giapponese Aiko alto solo 10 cm ed è adatto per chi desidera dormire su un vero letto in stile giapponese completo di materasso futon. Costruito in legno di faggio massello e disponibile in tutte le misure e altezze.
- Letto Basso Aiko con il materasso a soli 10 cm, dotato di doghe e che in questa versione è proposto senza tatami giapponesi. Si può completare il design con i comodini breakfast, da bassi a filo pedana, si possono aprire e trasformare in comodi tavolini per una colazione zen.
- Letto Basso Haru con Tatami in versione matrimoniale, che pure riflette lo stile dei letti giapponesi. Questo letto dal design minimalista è disponibile in varie misure e finiture. Come il comodino Haru, questo prodotto è leggermente rientrante nella parte inferiore grazie a una fresatura che ne abbellisce e allegerisce la struttura.
Colori, luce e complementi d’arredo
Il secondo suggerimento ne contempla in realtà due: la scelta di colori neutri e arredamento spartano, ridotto all’essenziale. Lo stile giapponese regge infatti sul motto “less is more”, in altre parole bisogna dire addio ad inutili cianfrusaglie, stanze stracolme di oggetti. Se proprio non potete fare a meno delle opere d’arte, il consiglio è di prediligere sempre la qualità invece della quantità. Minimalismo e semplicità sono le due anime dell’arredamento giapponese. Altrettanto fondamentale il rapporto uomo-natura. Nelle case giapponesi, infatti, non mancano piccoli giardini da coltivare anche all’interno delle stanze. Questo anche per creare una perfetta corrispondenza tra sfera intima e pubblica. La casa deve riflettere l’equilibrio di chi la vive, pertanto il consiglio è quello di creare un angolo di verde nell’appartamento stesso. Ovviamente un elemento da non sottovalutare è la luce, che possibilmente deve essere naturale.
Ai più perfezionisti suggeriamo poi il pavimento tatami. Di giorno questi è l’ideale per i tipici tavolini bassi giapponesi e le sedie giapponesi chiamate zaisu, quelle che si vedono anche nel lungometraggio d’animazione Mulan, nella celebre scena del the. Anche a livello ambientale il pavimento tatami è l’ideale: quelli di alta qualità, infatti, sono ecologici e biodegradabili. Che dire? Non vi resta che lasciarvi sedurre dal fascino giapponese.