Se lo stanno chiedendo in tanti nelle ultime ore, giorni dopo l’uccisione di Davide Bilfolco per un colpo partito dalla pistola di un carabiniere originario di Verona. Perchè a Napoli si protesta, si fanno manifestazioni e si grida alla giustizia contro lo Stato, ma non si fa altrettanto contro la mafia? Contro la Camorra? Perchè? Su questo tema sono intervenuti in tanti: per primi i ragazzi, amici (e non) di Davide che dalle vie di Napoli quartiere Traiano hanno preso parola davanti alle telecamere: “non dobbiamo lottare noi contro la Camorra, non è compito nostro. Venite voi qui a lottare contro la Camorra”. Questa la risposta.
Arrivano poi altri messaggi, da personaggi che Napoli la vivono minuto dopo minuto nei suoi aspetti più violenti. Uno di loro è don Aniello Manganiello, definito da La Stampa “prete di frontiera”: “Napoli sta perdendo inesorabilmente la percezione della legalità. E’ giusto criticare lo Stato quando viene perso l’autocontrollo. Non assumere come bersaglio lo Stato e le sue articolazioni”. Filippo Beatrice è il procuratore aggiunto del pool antimafia: “Qui la cultura mafiosa è talmente radicata che non è più sufficiente l’azione di contrasto”. Sostiene anche, Filippo Beatrice, che la Camorra ha cambiato pelle, che ora è rappresentata dai giovani violenti, i quali pattugliano le strade.
E loro, i giovani. Come rispondono? Hanno creato un gruppo su facebook: “Giustizia per Davide”. Una certa Mary scrive questo, errori e regionalismi compresi:
Al sud siamo tutti fratelli ci capiamo tra di noi, siamo una famiglia, e questa famiglia deve lottare, deve lottare per fare giustizia, perché oggi é stato Davide a perdere la vita per uno sbirro infame e bastardo, domani puó essere un noatro fratello, dobbiamo fare giustizia, giustizia per Davide perché?? Perché non si puo morire a 16 anni ucciso da un poliziotto. Ucciso 4 volte, perché?
Quello sbirro l ha sparato, l ammanettato e po l ha portato in ospedale… Si deve fare giustizia perche quel bastardo paghi tutto e che muora… #davidetiamiamodavidevive