E’ in corso da questa mattina un attacco alla sede di Save The Children in Afghanistan, a Jalalabad. L’attacco è iniziato con un’autobomba che è esplosa davanti all’ufficio, seguita da uomini armati che sono entrati nel complesso e ora combattono le forze speciali afgane, ha riferito alla Reuters un portavoce del governo della provincia orientale.
“C’è stata un’esplosione e l’obiettivo era Save the Children”, ha detto il portavoce Attaullah Khogyani. “Gli aggressori sono entrati nel compound e il combattimento sta andando avanti”. Il direttore del dipartimento sanitario provinciale ha detto che 11 feriti sono stati portati in ospedale. “Un’esplosione ha scosso la zona e subito dopo i bambini e le persone hanno iniziato a scappare”, ha riferito un testimone che era vicino quando la bomba è esplosa. “Ho visto un veicolo prendere fuoco e poi è iniziato uno scontro a fuoco”.
Secondo la televisione della Svizzera italiana, che cita fonti talebane, l’attacco non sarebbe responsabilità delle milizie riconducibili ad essi.
I talebani afghani hanno sostenuto di non avere alcuna responsabilità nell’attacco. Al riguardo il portavoce Zabihullah Mujahid ha indicato via Twitter: “Attacco odierno nella città di Jalalabad: nulla a che vedere con i mujaheddin dell’Emirato islamico”. Questa smentita, che esclude quindi anche la Rete Haqqani collegata con i talebani, lasca pensare ad una azione dell’Isis.
Our statement on the incident in Jalalabad, Afghanistan. #Jalalabad #Afghanistan pic.twitter.com/q0Ro8YhV2q
— Helle Thorning S (@HelleThorning_S) 24 gennaio 2018
Da Save The Children per ora nessun commento, se non il preoccupato annuncio su Twitter che conferma l’attacco in corso alla sede di Jalalabad.
(foto di repertorio; notizia in aggiornamento)