Serata di sangue ieri, sabato 8 luglio 2017, a Napoli dove, in località Agerola, un uomo di circa 60 anni, Antonio Fontana di Castellammare di Stabia, è stato massacrato con una raffica di colpi, mentre stava entrando in una pizzeria con sua moglie. L’agguato è avvenuto intorno alle 21.30. Fontana era ritenuto dagli inquirenti un affiliato in passato al clan camorristico dei Di Somma-Maresca, ma attualmente non più operante.
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Sembra che – secondo una prima ricostruzione dei carabinieri – ignoti a bordo di auto lo hanno avvicinato mentre era in macchina davanti alla pizzeria dove sua moglie era appena entrata: il commando ha esploso al suo indirizzo circa otto colpi facendolo stramazzare al suolo. Fontana è morto pochi minuti dopo, prima dell’arrivo dei sanitari. La salma è stata quindi trasportata sempre in ambulanza presso l’obitorio di Castellammare.
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Antonio Fontana era un pentito di Camorra. Anche il fratello – come scrive Il Messaggero -, Luciano Fontana, nel 2004 collaborò con la giustizia: questo si era pentito, dopo aver fatto parte del clan Omobono-Scarpa e aveva iniziato a ricostruire le attività del cartello che cercò di prendere il posto della cosca D’Alessandro egemone a Castellammare.