Omicidio Alatri: la fidanzata di Emanuele Morganti per la prima volta si è mostrata in volto e ha raccontato, di fronte alle telecamere di Domenica Live, la tragica vicenda che l’ha portata ad assistere al pestaggio selvaggio costato la vita al suo amore.
La giovane Ketty, questo il suo nome, è apparsa visibilmente frastornata e provata da una simil terribile esperienza, e affranta, in lacrime, ha ricostruito i tragici interminabili 15 minuti che hanno preceduto l’aggressione ad Emanuele. Un pestaggio che ad oggi non ha un perché. “Emanuele non conosceva il ragazzo che per primo lo ha aggredito dentro il Miro… lui non l’ha affatto provocato … dopo è arrivato un amico di quel ragazzo e anche lui se l’è presa con Emanuele insieme ai buttafuori. Poi qualcuno lo ha colpito con un oggetto blu, non so cosa fosse, c’era caos tutti spingevano e io non sono riuscita a vedere più niente”.
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Dopo questa prima aggressione avvenuta dentro il locale, Ketty è uscita fuori ed ha assistito al linciaggio inflitto ad Emanuele da un branco di 15-20 persone: “Quando sono uscita fuori ho visto che i buttafuori hanno ripreso a picchiarlo, io continuavo a ripetere che se la stavano prendendo con la persona sbagliata, che Emanuele non aveva fatto niente ma continuavano tutti a picchiarlo… allora ho cercato di fermarli e qualcuno mi ha bloccato e mi hanno detto di stare ferma perché alimenti avrebbero fatto del male anche a me. Nemmeno mi hanno fatto avvicinare ad Emanuele quando era steso a terra senza sensi, io da allora non ho visto più più niente, più niente …”.