Amatissimo chef e conduttore televisivo Alessandro Borghese si è raccontato a Repubblica, rivelando un passato inaspettato e sconosciuto anche a lui fino a poco tempo fa: un figlio ‘scoperto’ da poco. Padre di due bambine, Arizona e Alexandra, nate dalla relazione con la moglie Wilma, il cuoco ha rivelato di avere un terzo figlio che non ha mai conosciuto, nato da una storia precedente al matrimonio: periodo in cui – dice – era piuttosto ‘leggero’. Solo qualche tempo fa, tra l’altro, Alessandro, aveva raccontato un simpatico retroscena proprio sulla proposta di matrimonio. Pare, infatti, che sia nata da un piacevole equivoco in aereo: «Eravamo su un aereo e stavamo attraversando una turbolenza – aveva riferito – e vedendo dei posti liberi le chiesi: ci spostiamo? In tutta risposta lei mi saltò addosso, iniziò ad abbracciarmi e a urlare Sì! Sì! Perché aveva capito ci sposiamo?».
Alessandro Borghese sul figlio mai conosciuto: «Prima di sposarmi ero un po’ ‘sportivo’»
Ben diversa è stata la confessione sul figlio scoperto di recente: «Me ne occupo dal punto di vista legale. – ha affermato Alessandro sul primogenito nato nel 2006 – Non l’ho mai visto, non ho una sua foto. Mi piacerebbe incontrarlo prima o poi, se me lo permetteranno». E ha spiegato: «Prima di sposarmi non ero mai stato fidanzato e diciamo che ero un po’ ‘sportivo’. Da poco ho scoperto di aver un figlio nato nel 2006». Il matrimonio con Wilma Oliviero, infatti, avvenne solo in un secondo tempo: era il 2009 quando i due convolavano a nozze. Un amore travolgente tanto da far capitolare Wilma, a suo tempo già impegnata: «Lavorava in un’azienda che cercava un giovane chef. – ha ricordato Borghese – Dopo sei mesi ci siamo sposati. Lei era già fidanzata e si doveva sposare, è stato un furto».
«Quelli che fotografano i piatti?», la teoria dello chef
Instancabile chef, Alessandro – con la sua spontaneità e simpatia – ha parlato anche del suo ‘campo di battaglia’: «Quelli che fotografano i piatti? – ha ammesso Borghese – Che palle! Arriva il piatto, si inizia a fotografare e nel frattempo la salsa si slega, il piatto si fredda… Poi lo assaggiano e, iniziano a recensire ‘buono però è un po’ tiepido’: grazie al ca**o sei stato cinque minuti a fare foto!».