Ancora un tunisino vicino ad Anis Amri espulso dall’Italia. Continua l’allarme terrorismo nel Bel Paese. La digos di Roma e Catania, grazie a un lavoro congiunto, sono riusciti a risalire Sayed Yacoubi, che gli aveva fornito la scheda telefonica all’uscita di questi dal Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta. Il profugo, che aveva contatti anche con altri musulmani radicalizzati, è stato espulso nella giornata di oggi, sabato 13 maggio 2017, dall’Italia.
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Sayed Yacoubi, come riporta Ansa, è stato rintracciato a Torino. Nato a Oueslatia in Tunisia nel 1981, viveva in Italia mascherandosi dietro a diversi alias. Il 30 aprile 2017 era partito da Belpasso, in provincia di Catania, e stava cercando di lasciare rapidamente l’Italia per raggiungere una connazionale che vive in Francia e che si era già attivata per fargli avere i soldi necessari ad attraversare il confine clandestinamente.
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Il tunisino è stato arrestato lo scorso 2 maggio dopo una capillare attività della Digos di Catania in collaborazione con la procura della Repubblica di Roma e la polizia del capoluogo piemontese. Dalle indagini è emerso che aveva fornito ad Amri, all’uscita dal Centro di identificazione ed espulsione di Caltanissetta, una scheda telefonica utilizzata nel 2015.