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Alluvione Sardegna: nel registro degli indagati Ugo Cappellacci e Protezione Civile

09/05/2014 07:00

Non avvisarono in tempo utile la popolazione di Olbia e Arzachena dell’imminente ondata di mal tempo che si sarebbe presto abbattuta sull’isola, nella notte tra il 17 e 18 novembre 2013. Un’allerta meteo che, se fosse stata diffusa attraverso vari canali di informazione, forse avrebbe salvato la vita a 10 persone.Giovannelli e Cappellacci indagati

Per questa ipotesi di reato, l’ex governatore della Sardegna Ugo Cappellacci, i vertici regionali, provinciali e comunali della Protezione civile e anche il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, sono stati iscritti nel registro degli indagati, secondo disposizione del Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi. Sono 13 gli avvisi di garanzia e gli indagati dovranno rispondere di omicidio colposo per la morte di 10 persone, tra cui 2 bambini, e disastro colposo. La notifica dei 13 provvedimenti arriva dopo 6 mesi di indagini, condotte dai carabinieri del comando provinciale di Sassari e coordinate dal sostituto procuratore Riccardo Rossi, da quel tragico 18 novembre in cui il ciclone Cleopatra flagellò la Sardegna nord-orientale.

Giorgio Cicalò, direttore generale della Protezione civile della Sardegna, ha dichiarato in merito: “Sono informato dell’inchiesta e ho ricevuto l’avviso di garanzia. Ho il massimo rispetto e piena fiducia per il lavoro della magistratura”. E anche l’ex governatore Ugo Cappellacci ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Ho ricevuto in queste ore un avviso di garanzia per l’alluvione dello scorso novembre […] Ribadisco la fiducia e la massima collaborazione nei confronti della magistratura, sono pronto a dimostrare la correttezza del mio operato”.