La rivista scientifica britannica The Lancet, pochi giorni fa, ha riunito una commissione scientifica allo scopro di individuare quali siano i fattori di rischio più rilevanti quando si parla di Morbo di Alzheimer. Il rapporto è stato pubblicato da alcuni giorni dall’Alzheimer Association International Conference di Londra. L’obiettivo, dunque, è quello di far conoscere a più persone possibili questi fattori di rischio.
Secondo gli studi, infatti, conoscere i fattori di rischio rilevanti del Morbo di Alzheimer può aiutare fino a una persona su tre nella prevenzione della malattia. Tra questi fattori, ovviamente, non possono mancare il tabacco e l’alcool che da sempre sono veicoli di patologie molto aggressive e spesso mortali. In altri casi contribuiscono allo sviluppo di patologie neurodegenerative come, appunto, l’Alzheimer. Secondo le stime, il numero di malati potrebbe triplicare entro il 2050 ed è quindi necessaria una corretta informazione.
I fattori di rischio che possono dare luogo alla patologia, esclusi tabacco e alcool che già conosciamo e malattie croniche come il diabete, sono fondamentalmente sette: il basso livello d’istruzione, il calo dell’udito, l’obesità, la depressione, l’ipertensione, poca attività fisica e scarsa vita sociale. Dunque, è bene tenere sotto controllo questi fattori di rischio, afferma la comunità scientifica, poiché possono fare davvero la differenza.