Dal 27 Settembre scorso è effettivamente la Sig.ra Clooney, e Amal lo conferma aggiungendo ufficialmente il cognome Clooney al suo.
Ora infatti è anche il nome con cui si presenta al lavoro. A darne conferma è il sito dello studio legale Doughty Street Chambers, che cancella il nome di Amal Alamuddin, per far posto a quello di Amal Alamuddin Clooney. Questo, però, non intacca minimamente la sua identità e non modifica in alcun modo le sue ambizioni
La bella avvocatessa dei diritti umani, dopo ben 3 festeggiamenti di Matrimonio, 2 Venezia e uno in Inghilterra, durante i quali tutti i media erano puntati su di lei, ha deciso di continuare con la sua solita vita nello studio legale londinese, senza alcuno stravolgimento in favore di red carpet. Eppure i suoi look, sobri ma elegantissimi, paiono proprio da tappeto rosso. Durante i festeggiamenti a Venezia, la abbiamo vista sfoggiare diverse mise, ma una in particolare era super chic e all’ultimo grido: il coordinato total white magliettina con scollo a barchetta e panta palazzo che cadono dritti, clutch rigida, e cappello a tesa larga oversize, anch’essi bianchi. Questo abbinamento, riproposto e rivisitato negli anni, è un grande classico che non tramonta mai e si adatta a tutte le occasioni, anche un semplice aperitivo. Formale, può essere sdrammatizzato con qualche accessorio originale e brioso. Resta il fatto che il total white con pantaloni a palazzo, soprattutto nella versione jumpsuit (tuta) è un grande trend di questa stagione fredda 2015. Bellissime anche le tute nelle tinte del verde scuro e del burgundy. La scarpa da abbinare? Decisamente una fine decoltée, semplice e col tacco alto.
Ad ogni modo, per disintossicarsi dai flash e dalle telecamere, mentre il marito George è volato a New York per la presentazione del prossimo film in cui sarà protagonista, dopo una luna di miele alternativa, trascorsa nella loro nuova casa nel Berkshire, Amal è volata ad ad Atene per incontrare il primo ministro greco Antonis Samaras e i funzionari addetti al settore culturale, che l’hanno scelta per occuparsi della battaglia relativa alle opere di Fidia, iniziata nel 1993 dall’allora ministro della cultura greco Melina Mercouri. Amal lavorerà con il governo greco e i funzionari inglesi per valutare come riportare in Grecia la collezione di fregi del Partenone, conservata al British Museum di Londra dal 1816.