Veronica Panarello, per la quale il procuratore capo di Ragusa, Carmelo Petralia, ha predisposto un provvedimento di fermo per “gravi indizi di colpevolezza”, non ha confessato l’omicidio di Andrea Loris Stival. Non ha ceduto, non è crollata, nemmeno dopo 6 ore di interrogatorio serrato cui è stata sottoposta dalle 18.00 di ieri sera.
La Procura di Ragusa le contesta i reati di omicidio aggravato e occultamento di cadavere, ma lei nega tutto e chiede di suo figlio. “Non sono stata io. Non l’ho ucciso io, lui era il mio bambino”, ha ripetuto più volte agli inquirenti che sono convinti abbia agito da sola, tant’è che non le hanno contestato il concorso con altre persone. Una svolta, questa, che alleggerisce la posizione del cacciatore Orazio Fidone, finora l’unico indagato per l’omicidio.
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In questo momento la madre di Loris si trova in un ufficio della Questura di Ragusa, dove è stata condotta questa notte dopo le 2.00. Veronica è guardata a vista, non ha dormito e a breve sarà nuovamente sentita dagli inquirenti. L’interrogatorio è previsto per le 10,30 di questa mattina, in Procura.