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Anna Fasol scomparsa a Cittadella: prende piede una ben precisa ipotesi investigativa

03/08/2018 12:41 - Aggiornamento 03/08/2018 13:50

Anna Fasol scomparsa a Cittadella: la donna è sparita nel nulla. Ritrovata la sua auto nei pressi della stazione ferroviaria, i pochi indizi emersi finora farebbero propendere per l’allontanamento volontario sebbene ancora in mano agli inquirenti non vi siano certezze ma solo ipotesi. Questo è il terso giorno senza notizie della 59enne madre della sportiva Marialaura Simonetto, medaglia d’oro nella staffetta di nuoto ai Giochi del Mediterraneo del 2009 e argento agli Europei 2008 nella staffetta con Federica Pellegrini. Il pubblico ministero Falcone ha aperto un fascicolo, ma al momento non ci sono indagati né alcuna ipotesi di reato.

Quando Anna è uscita dalla sua casa di Ca’ Onorai, il 30 luglio scorso, erano circa le 13:30, aveva da poco finito di pranzare con il marito. Avrebbe detto all’uomo che doveva raggiungere l’azienda di Tombolo dove lavora come impiegata, ma in realtà come hanno testimoniato i suoi colleghi in ufficio non è mai arrivata. Il marito Enzo, appreso il fatto, ha subito dato l’allarme e sporto denuncia di scomparsa. Ha più volte provato a telefonare alla moglie ma il suo cellulare da quel giorno è sempre irraggiungibile. La Mercedes classe A con cui si è allontanata era parcheggiata fuori dalla stazione di Cittadella, regolarmente chiusa. La vettura è stata posta sotto sequestro dalla magistratura e sarà analizzata.

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La donna ripresa uscire dall’auto entra nell’edificio della stazione e poi sparisce. Si tratterebbe però di immagini poco nitide che non darebbero certezza del fatto che la sagoma femminile in questione sia quella di Anna Fasol. I pochi elementi emersi rendono plausibile la sola pista della’allontanamento volontario. Se così fosse, perché la donna è andata via di casa e soprattutto dove si è diretta? L’unico possibile motivo sarebbe riconducibile ad una discussione con il marito nelle ore precedenti la sparizione, tuttavia l’alterco non sarebbe stato così grave da motivare una sua possibile fuga. La figlia di Anna vive all’estero ma è già tornata in Italia e sarà ascoltata dai carabinieri, come il padre nei giorni scorsi, in qualità di persone informate dei fatti. Ogni elemento, anche quello apparentemente più futile, potrebbe rivelarsi utile per le indagini. Si spera che la svolta arrivi dalla analisi di tabulati e celle telefoniche.