in

Antonino Cannavacciuolo: «Il Natale piemontese è come una qualunque domenica a Napoli»

Antonino Cannavacciuolo, uno degli chef italiani più amati, ha raccontato all’Huffington Post come trascorrerà le feste. L’artista dei fornelli ha spiegato che si godrà lo spirito natalizio con la famiglia soltanto la vigilia, la cena del 24 dicembre. Domani, infatti, il 44enne sarà al lavoro a Villa Crespi, il suo famoso ristorante ad Orta San Giulio. «Il Natale è la parte “brutta” del mio lavoro. Lavoriamo più degli altri giorni perché tutti possano festeggiare al massimo. La sera della vigilia però lo passerò in famiglia, con i miei figli, mia moglie, mio suocero, mio cognato… Credo che sia un buon compromesso. Ci sarà modo di festeggiare due volte, una volta in famiglia e una volta insieme ai miei clienti. Cucinare è un atto d’amore!», ha affermato il noto personaggio tv.

Antonino Cannavacciuolo

Antonino Cannavacciuolo: «Il Natale piemontese è come una qualunque domenica a Napoli»

Lo chef Antonino Cannavacciuolo ha svelato anche cosa preparerà stasera ai suoi cari: «Quando ero a Napoli rispettavo i piatti del Natale tradizionale, invece da quando vivo al Nord il mio Natale è un po’ diverso. Metto in tavola i ricordi di Napoli, della cucina napoletana. Così anche se è Natale, un ragù napoletano lo preparo comunque, anche se non è proprio un piatto della tradizione natalizia. Anche la parmigiana di melanzane: stesso discorso, e non importa se sono previsti ingredienti fuori stagione, piatti fuori menù. A Natale voglio sentire tutto il sapore dei piatti napoletani. Ecco, anche la pizza di scarola non può mancare!». Senza troppi giri di parole il 44enne ha raccontato anche quanto sia “diverso” il Natale piemontese da quello napoletano: «Scherzo sempre con mia moglie perché alla fine un Natale piemontese è come una qualunque domenica a Napoli. Se ne è resa conto lei stessa quando un anno abbiamo chiuso Villa Crespi a Natale e siamo andati a Napoli, lì ha visto con i suoi occhi cosa vuol dire: il Natale è da noi l’abbondanza, la condivisione!», ha affermato il conduttore di Cucine da incubo, che ha poi proseguito: «C’è un’energia magica: ci si dimentica dei problemi, tutto deve andare bene, tutti devono stare bene. È un momento per rivivere i ricordi, anche di chi non c’è più o per darsi nuovi obiettivi. Fare progetti per il nuovo anno in arrivo. È condivisione, non solo di cibo!».

antonino cannavacciuolo

«Crescendo ho aggiunto un po’ di malinconia, perché cominciano a mancare dei posti a tavola. Da piccolo…»

Alla giornalista Nicoletta Moncalero dell’Huffington Post Antonino Cannavacciuolo ha raccontato anche il suo Natale da bambino: «Ho il ricordo della parte più bella, di quando non vedevo i problemi, ma solo i regali, il cibo. Il parente che arrivava da lontano. Per me napoletano il Natale è un ricordo bellissimo ed emozionante. È una sfilata, una passerella. Ognuno fa qualcosa: c’è lo zio che si inventa che lui è il re del baccalà, la zia che fa la pasta fresca. C’è a tombola con gli zii, i cugini e gli altri parenti. Crescendo ho aggiunto un po’ di malinconia, perché cominciano a mancare dei posti a tavola. Da piccolo ero fortunato, primo nipote in una tavolata incredibile. Tutti da nonna: mia mamma aveva dieci fratelli e mio padre sei. Oggi mia nonna farebbe prima ad andare al ristorante, abbiamo abbondantemente superato i cento!», ha concluso lo chef stellato. 

leggi anche l’articolo —> Antonino Cannavacciuolo età, altezza, peso, vita privata e carriera: tutto sullo chef stellato

 

Seguici sul nostro canale Telegram

giada giovanelli instagram

Giada Giovanelli Instagram, bikini monospalla copre appena la metà: «Anche il mare si è pietrificato!»

Sara Affi Fella Instagram

Sara Affi Fella Instagram, “piccante” in vacanza: il décolleté straborda dal bikini