Il cosiddetto Ape sociale è la misura previdenziale approvata nella legge di Bilancio 2017 che insieme a Ape volontaria e Ape aziendale costituisce un meccanismo che agevola l’accesso alla pensione anticipata.
L’Ape sociale è disciplinata dall’art 179 della Legge di Bilancio, nelle otto schede pubblicate dall’Inps con lo scopo di diffondere i dettagli delle misure, a proposito dell’Ape sociale viene spiegato che si tratta di: “Un’indennità di natura assistenziale a carico dello Stato erogata dall’Inps a soggetti in stato di bisogno che abbiano compiuto almeno 63 anni di età e che non siano già titolari di pensione diretta. L’indennità è corrisposta, a domanda, fino al raggiungimento dell’età prevista per la pensione di vecchiaia o dei requisiti per la pensione anticipata. Si tratta di una misura sperimentale in vigore dal 1° maggio 2017 al 31 dicembre 2018 intesa ad agevolare la transizione verso il pensionamento per soggetti svantaggiati o in condizioni di disagio ed è soggetta a limiti di spesa”.
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Ape sociale: chi sono i beneficiari?
I lavoratori che possono beneficiare dell’Ape sociale sono:
1. I disoccupati che non percepiscono più da almeno tre mesi, la prestazione per la disoccupazione. La situazione di disoccupazione deve essersi verificata in seguito alla cessazione del rapporto di lavoro per licenziamento, anche collettivo, dimissioni per giusta causa o risoluzione consensuale nell’ambito della procedura obbligatoria di conciliazione prevista per i licenziamenti per giustificato motivo oggettivo.
2. I soggetti che assistono, al momento della richiesta e da almeno sei mesi, il coniuge o un parente di primo grado convivente (genitore, figlio) con handicap grave.
3. Gli invalidi civili con una invalidità pari o superiore al 74%.
4. I lavoratori dipendenti che svolgono da almeno sei anni in via continuativa un lavoro particolarmente gravoso compreso in queste tipologie:
• Operai dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici • Conduttori di gru o di macchinari mobili per la perforazione nelle costruzioni • Conciatori di pelli e di pellicce • Conduttori di convogli ferroviari e personale viaggiante • Conduttori di mezzi pesanti e camion • Personale delle professioni sanitarie infermieristiche ed ostetriche ospedaliere con lavoro organizzato in turni • Addetti all’assistenza personale di persone in condizioni di non autosufficienza • Insegnanti della scuola dell’infanzia e educatori degli asili nido • Facchini, addetti allo spostamento merci e assimilati • Personale non qualificato addetto ai servizi di pulizia • Operatori ecologici e altri raccoglitori e separatori di rifiuti.
Ape sociale requisiti
Per tutti è necessario avere i seguenti requisiti per usufruire dell’Ape sociale:
➢ Avere compiuto 63 anni di età.
➢ Avere maturato 30 anni di contributi, o 36 anni per i lavoratori che svolgono attività rischiose.
➢ Il diritto alla pensione di vecchiaia deve essere maturato al massimo entro 3 anni e sette mesi.
➢ non essere titolari di alcuna pensione diretta o di assegno ordinario di invalidità
Infine è possibile accedere alla misura solo se si cessa qualsiasi attività lavorativa anche autonoma. L’indennità verrà erogata ogni mese per 12 mesi l’anno, fino all’età stabilita per l’accesso alla pensione di vecchiaia e fino al raggiungimento dei requisiti per la pensione anticipata. In ogni caso, per accedere all’Ape il lavoratore deve presentare domanda, che verrà esaminata ed eventualmente accolta se le risorse impegnate sono dentro lo stanziamento di 300 milioni di euro per l’anno 2017, 609 milioni di euro per l’anno 2018, 647 milioni di euro per l’anno anno 2019, 462 milioni di euro per l’anno 2020, 280 milioni di euro per l’anno 2021, 83 milioni di euro per l’anno 2022 e 8 milioni di euro per l’anno 2023. Nel caso in cui si dovesse verificare che lo stanziamento annuale non sia bastevole per soddisfare le richieste degli aventi diritto al beneficio, l’indennità verrà corrisposta in maniera differita attraverso un ordine di priorità fissato con successivo DPCM.