Importanti novità in arrivo. Cosa sappiamo sull’assegno di accompagnamento 2018? Anzitutto, con questo sussidio – detto appunto “assegno di accompagnamento” – si intende una prestazione economica erogato a favore di invalidi totali o mutilati, che non possono deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore e che sono impossibilitati a compiere gli atti della vita quotidiana senza un’assistenza continua. La prima informazione utile da sapere è che l’indennità viene concessa a chi ne ha diritto indipendentemente dall’età e dalle condizioni di reddito, motivo per cui il beneficio è compatibile con lo svolgimento di un’attività lavorativa.
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Chi ha diritto al sussidio?
Per accedere all’indennità è necessario il riconoscimento di invalidità totale, ovvero al 100%, dovuta a problemi di natura psichica o fisica (motivo per cui tra i possibili beneficiari rientrano anche i malati oncologici a cui è stata riconosciuta un’invalidità permanente, vedi sito dell’Associazione Italiana Malati di Cancro). Possono accedervi sia i cittadini italiani sia quelli stranieri comunitari ed extracomunitari, a patto che siano in possesso di regolare permesso di soggiorno da almeno un anno. Agli over 65 (che non possono essere più valutati sul piano dell’attività lavorativa) il diritto è riconosciuto a patto che essi abbiano difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni dell’età. Ai minori titolari di indennità di accompagnamento, al raggiungimento dei 18 anni, viene riconosciuta automaticamente la pensione di inabilità. Chi percepisce un’invalidità contratta per causa di lavoro, servizio o di guerra, non rientra tra i beneficiari (salvo il diritto di optare per il trattamento più favorevole). Esclusi, inoltre, gli invalidi ricoverati gratuitamente per un periodo superiore a 30 giorni.
Qual è l’importo dell’assegno?
L’indennità, corrisposta per 12 mensilità, è pari a 515,43 euro per il 2017; è importante ricordare che al pari delle altre provvidenze assistenziali, è esente da Irpef (questo significa che non è tassata e non deve essere dichiarata nella denuncia dei redditi).
Ciechi assoluti: cosa è importante sapere
I ciechi assoluti – italiani e stranieri con regolare permesso di soggiorno – hanno diritto a un’indennità di disoccupazione il cui importo è pari in questo caso a 899,38 euro mensili (dati 2016). Le modalità di richiesta sono analoghe a quelle dell’assegno di accompagnamento per invalidi civili, così come le condizioni di compatibilità e incompatibilità.
Come richiedere l’assegno di accompagnamento?
Una volta ottenuto il certificato medico che attesta l’invalidità, completo di codice identificativo, ed essersi dotati del PIN Inps dispositivo, è possibile presentare la domanda online, collegandosi al sito www.inps.it e seguendo il percorso: Servizi on line>Servizi per il cittadino>Invalidità civile: invio domanda di riconoscimento dei requisiti sanitari. Non avete dimestichezza con la tecnologia? Rivolgetevi a un patronato o a un’associazione di categoria di disabili (ANMIC, ENS, ANFASS, UIC). Quando l’Inps avrà ricevuto la domanda per l’indennità di accompagnamento, convocherà il cittadino per fissare una visita presso la Commissione medica ASL; una volta emesso il verbale e verificate le risultanze, l’interessato dovrà rivolgersi direttamente all’Inps o al patronato per la liquidazione delle prestazioni.