Via all’assegno di ricollocazione. La misura – il cui avvio è stato segnalato da UrbanPost nelle scorse settimane – è finalmente partita: a renderlo noto oggi è stato il presidente dell’Anpal, Maurizio Del Conte, alla presenza del premier Gentiloni. Ma che cosa sapere di questo nuovo strumento?
La misura è stata pensata per aiutare i disoccupati a trovare un nuovo impiego; in sostanza si tratta di un buono del valore compreso tra i 250 euro e i 5.000 euro che – spiega Il Sole 24 Ore – potrà essere speso presso un centro per l’impiego o un’agenzia per il lavoro accreditata in servizi di assistenza alla ricollocazione.
La novità importante è che l’assegno non viene corrisposto all’utente, ma agli operatori del territorio che lo aiuteranno a trovare lavoro e che saranno retribuiti solo nel caso in cui l’utente riesca a firmare un contratto di lavoro: solo, cioè, se il percorso personalizzato di ricerca del lavoro porterà a un risultato tangibile. Nel progetto è previsto l’affiancamento di un tutor.
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L’importo dell’assegno varia a seconda del profilo personale di occupabilità del candidato e del grado di occupazione raggiunto (più soldi, quindi, a chi “porta a casa” un contratto a tempo indeterminato, meno con il contratto a termine, la cui durata, comunque, non può essere inferiore ai 6 mesi). La misura viene erogata complessivamente per sei mesi, eventualmente prorogabili di altri sei mesi solo qualora non sia stato consumato l’intero importo disponibile.
Proprio in questi giorni stanno partendo le 30mila lettere che raggiungeranno i primi beneficiari della misura, ovvero disoccupati (estratti casualmente da un database dell’Inps) che da quattro mesi usufruiscono della Naspi (la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego).
In apertura: foto di Janjf96/Pixabay.com
