E’ stata scoperta una proteina “spazzina”, che agisce da sentinella a tutela del cuore, ripulendolo dalle sostanze tossiche. Il merito è tutto da attribuire al lavoro di studio di ricercatori italiani coordinati dall’università di Padova e dal Venetian Institute of Molecular Medicine (VIMM). Un progetto finanziato da Telethon, il cui importante risultato è stato pubblicato sul Journal of Clinical Investigation.
Questa proteina agisce nelle cellule del cuore, permettendo loro di ripulirsi dalle sostanze tossiche e di rigenerarsi, prevenendo così gravi malattie. Incide sui due meccanismi cellulari di smaltimento: il proteasoma, che elimina le proteine vecchie e non più funzionali, e l’autofagia, che elimina altri elementi cellulari danneggiati.
“La ricerca ha mostrato che i due meccanismi non sono separati e indipendenti come si pensava, ma sono legati proprio dall’attività di Atrogin-1”, ha spiegato Marco Mongillo, dell’Università di Padova. La scoperta, tutta italiana, promette di migliorare la diagnosi, la cura e la prevenzione delle malattie cardiovascolari.