Faccia pulita, sorriso contagioso, Aurora Ramazzotti è per tutti la brava ragazza nata dall’amore tra mamma Michelle Hunziker e papà Eros Ramazzotti. Ma la spensieratezza e la maturità che la rendono la donna che è oggi non sempre hanno accompagnato la piccola Aury, che – in passato – ha dovuto affrontare fantasmi ben più grandi. Il successo, la notorietà dei genitori, se per molti potrebbero essere motivo di benessere – nel senso proprio del termine – per Aurora Ramazzotti sono stati un po’ una trappola dalla quale evadere. Quale ‘miglior’ modo per farlo? Tuffarsi nell’alcol. “Una sera – aveva raccontato la Hunziker in un’intervista – è successo quello che noi mamme temiamo. Ero al nono mese di gravidanza di Sole e mi è arrivata la fatidica telefonata alle due e mezza di notte. Auri si era sentita male e aveva perso i sensi a causa dell’alcol. Quando sono arrivata era attaccata all’elettrocardiogramma e ai tubi. Non dimenticherò mai quello spavento”. C’è da dire anche che sin da piccolissima la primogenita di Michelle ed Eros ha dovuto affrontare problemi molto seri, in primis il divorzio dei genitori. Ma anche la setta nella quale la svizzera si è trovata intrappolata è stata per Aurora un grosso ostacolo e una grande sofferenza. Le minacce con l’acido alla figlia di Michelle hanno costretto madre e figlia ad andare in giro con la scorta, ledendo quel bisogno di libertà di cui ogni ragazzina avrebbe bisogno.
Aurora Ramazzotti, “Trasgredivo perché mi rendeva diversa”
Insomma, le vicende che hanno segnato la giovanissima Aurora Ramazzotti non sono state poche ma – con il tempo – il concetto di trasgressione, per la ventiduenne italo-svizzera, è cambiato. Se prima «Trasgredivo perché mi rendeva diversa, – scrive Aurora su Instagram in un lungo post in cui confessa le sue vicissitudini passate – ora penso che la vera trasgressione sia comportarsi bene. – poi aggiunge – “Bene”, concetto relativo, ma sono certa che a buon intenditor poche parole». Il post social della piccola Ramazzotti, che è anche un omaggio all’amicizia con Sara Daniele, figlia del grande cantautore Pino, inizia così: «Si dice che gli amici si contino sulle dita di una mano. Il pessimista (professato realista) giurerebbe addirittura che l’unico amico che avrai mai sei tu e nessun altro. Io ho una visione diversa della cosa, l’ho sempre avuta. Da bambina ero insicura. Molto di quel che facevo era una ricerca di approvazione».
“Sara Daniele la conto sulle dita della mia mano”, la dedica speciale alla figlia di Pino
«Questo mio spirito ribelle – continua Aurora Ramazzotti nella lunga dedica che correda gli scatti insieme a Sara Daniele su Instagram – era una maschera ben cucita, niente di nuovo, solo la classica “caccia alla personalità” a volte offuscata dal mio bisogno di inclusione. Mi circondavo di tanti amici, aprivo i battenti a molti e tutte le volte che sentivo le parole “ti facevo diversa, sai?” per me era come una piccola vittoria sui pregiudizi. Una pacca sulla spalla del mio ego in costruzione. Negli anni ho realizzato di non aver bisogno di approvazione perché nessuno mi vedrà mai come mi vedo io stessa. Una visione diversa di me esiste in chiunque mi conosca, dai miei genitori a ognuno dei miei amici, conoscenti e anche sconosciuti. Inutile quindi dare importanza all’idea che qualcuno ha di noi perché per quanto ci proviamo non sarà mai quello che speriamo. Questo forse è il bello del rapportarsi con gli altri: lasciare a ciascuno qualcosa di diverso, perché la diversità è ciò che ci rende speciali. L’amicizia quindi per me è leggerezza. Esserci l’uno per l’altra senza mai dimenticarci chi siamo. Senza mai pretendere di compiacere a tutti i costi, senza mai pretendere e basta. Crescere insieme, imparare cose nuove anche di noi stessi. L’amicizia è un valore aggiunto che decidi tu. Che siano tanti o pochi per me poco importa. E Sara Daniele la conto sulle dita della mia mano, questo è per certo».
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