In Australia migliaia di stranieri sono disposti ai lavori più umili, pur di ottenere un visto temporaneo per soggiornare nella terra dei canguri, in cerca di fortuna. Una trasmissione televisiva australiana ha realizzato un reportage sulle condizioni di lavoro in cui versano le migliaia di stranieri che soggiornano in Australia con un “Visto Lavoro” e ha scoperto che ci sono oltre 145 mila giovani europei che vivono in condizioni disumane, con salari bassissimi tra ricatti e truffe di ogni genere. Tra questi giovani oltre 15 mila sono italiani, con un’età media di 31 anni e spesso con una laurea in tasca.
Al Corriere della Sera, Mariangela Stagnitti, presidente del Comitato italiani all’estero di Brisbane ha spiegato che “In un solo anno ho raccolto 250 segnalazioni fatte da giovani italiani sulle condizioni che avevano trovato nelle “farm” australiane. Alcune erano terribili”. La Stagnitti ha raccontato di due ragazze italiane che raccoglievano cipolle in un campo dalle 7 di sera alle 6 di mattina in qualunque condizione meteorologica: “Non potevano neanche andare in bagno, dovevano arrangiarsi sul posto”. La gran parte di questi giovani, in cerca di condizioni di vita migliori del paese di origine, finisce a lavorare nelle “farm”per tre mesi a raccogliere patate, cipolle e pomodori.
Diversi datori di lavoro minacciano di non rinnovare il visto costringendo i poveri ragazzi a sottostare ad ogni tipo di vessazioni. Mariangela Stagnitti ha raccontato di aver visto davvero di tutto: “Alcuni datori di lavoro pagano meno di quanto era stato pattuito e, se qualcuno protesta, minacciano di non firmare il documento per il rinnovo del visto. Altri invece fanno bonifici regolari per sembrare in regola, ma poi obbligano i ragazzi a restituire i soldi in contanti. E poi ci sono i giovani che accettano, semplicemente, di pagare in cambio di una firma sul documento. La verità è che spesso questi giovani in Italia sono disoccupati, senza molte opzioni, per questo vengono a fare lavori che gli australiani non vogliono più fare”.