Da tempo si vociferava del passaggio di Mario Balotelli al Milan, trasferimento che nel tardo pomeriggio di ieri, 29 gennaio, si è materializzato, dopo una lunga trattativa tra Manchester City e la dirigenza dei rossoneri. Gli inglesi hanno accolto in parte con diffidenza, in parte con grande delusione per quanto visto in queste due stagioni di Mario Balotelli, il suo ritorno in Italia.
La BBC stamane ha aperto con un commento molto forte nei confronti dell’attaccante italo-ghanese: “finalmente si è esaurita la pazienza del Manchester City verso Balotelli, noto più per vicende extra calcistiche, che per i gol”. Stoccata forte nei confronti dell’attaccante, reo di aver giocato negli ultimi mesi poco a causa dei suoi problemi continui con l’ambiente inglese.
Rigido anche il “The Guardian” che ha ammesso come Mancini abbia voluto fortemente il suo addio, ritenendo inutile continuare a puntare su un atleta che già da mesi mostrava tutto il suo malcontento in un club come il City, dove forse la concorrenza eccessiva lo ha intimorito.
Insomma facile intuire come il trasferimento di Balotelli al Milan sia stato visto quasi come una liberazione in Inghilterra, come testimonia anche la testata celebre del “The Indipendent” che conferma come il City in rosa per due anni abbia avuto un bambino, che solo nel periodo in cui la madre adottiva è stata a Manchester è riuscito a dare il meglio di sé.
Spazio alla malinconia del mentore di Supermario, Roberto Mancini, che lo volle in Inghilterra due anni orsono: titola con un “I’ll miss you, Mario” e una foto del tecnico disperato, a dimostrazione come la scelta della cessione sia stata obbligata a causa dei continui capricci del talento originario di Brescia. Riuscirà il Milan a far crescere nel migliore dei modi uno dei calciatori più forti su cui l’Italia e la sua nazionale possano contare?