Il caro prezzi dei biglietti dei concerti ha fatto arrabbiare anche la SIAE che, con un comunicato, ha voluto dire la propria sul fenomeno del ‘secondary ticketing’, ovvero l’acquisto da parte di società terze che rivendono i tagliandi a prezzi maggiorati. Una forma di bagarinaggio legalizzato che ha sempre portato a problemi non di poco conto per l’utenza ma che, negli ultimi dodici mesi, ha causato parecchi malumori tra i consumatori di concerti. Nella giornata di ieri, dunque, il Direttore Generale della SIAE, Gaetano Blandini, ha commentato così la spinosa vicenda: “Lo chiamano secondary ticketing ma in realtà si tratta di bagarinaggio. È una vergogna. Da alcuni anni stiamo tentando di perseguire questo fenomeno, un vero e proprio cancro per il settore, ma al momento non abbiamo gli strumenti per estirparlo.”
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Inoltre, il numero uno della SIAE spiega come sia stata raggiunta un’intesa con Federconsumatori: “Abbiamo ottenuto l’adesione di Federconsumatori, con cui SIAE ha siglato un protocollo d’intesa due anni fa, per intraprendere insieme tutte le azioni legali e mediatiche a tutela dei diritti dei consumatori.” E ancora, Blandini spiega come ad essere tutelati debbano essere gli utenti che vogliono andare ad assistere ad eventi a prezzi ‘normali’: “ll fatto che alcuni grandi organizzatori di concerti abbiano acquisito la proprietà di siti web di secondary ticketing suscita un forte imbarazzo per una innaturale commistione di interessi che è nostro dovere segnalare alla Magistratura. Chi opera in questo modo infatti guadagna impropriamente sulle spalle di autori, artisti, produttori e di tutti coloro che lavorano nello spettacolo. Si tratta di un freno inaccettabile alla crescita economica oltreché alle opportunità di lavoro nel settore dello spettacolo e della cultura.”
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Infine, la SIAE ha già annunciato di aver fatto ricorso alla Agenzia delle Entrate affinché questo fenomeno possa essere debellato una volta per tutte: “Così da poter controllare determinate attività mirate.”