Blue Whale game: cosa sappiamo del gioco che incita i giovani al suicidio?
Si parla molto in queste ore del ‘Blue Whale game’, ovvero il ‘gioco’ della Balena Blu messo in pratica dagli adolescenti in Russia ed emulati tutto il mondo: diverse testate italiane tra cui Il Messaggero lo definiscono “incitamento al suicidio” tramite un macabro gioco che consiste in una prova a ostacoli che si conclude con un letterale salto nel vuoto per gli adolescenti che vi perdono la vita.
Un perverso “gioco” che invita i partecipanti ad affrontare prove sempre più dure, estreme ed alienanti come, ne scrive anche il Daily Mail, guardare film dell’orrore per un’intera giornata, poi in segno di autolesionismo incidersi addosso con un coltello una balena blu e svegliarsi alle 4.20 del mattino. Un percorso allucinante che dura 50 giorni e che per taluni impavidi partecipanti può concludersi con buttarsi giù dall’edificio più alto e morire. I numeri secondo le autorità russe sono aberranti: come riportato tramite il Siberian Times da Novaya Gazeta, “130 ragazzi e ragazze sono morti tra il novembre 2015 e l’aprile 2016 per colpa di Blue Whale, una horror-sfida lunga 50 giorni”.
Blue Whale game: si tratta davvero di istigazione al suicidio o è falso allarmismo?
Ma si tratta davvero di un incitamento ad uccidersi? Adolescenti manipolati tramite gruppi sui social facendo leva su sentimenti di alienazione, stati depressivi e nichilismo che li rendono ulteriormente vulnerabili? Di Blue Whale game si è occupato anche il sito Bufale.net che in un certo qual modo ha ridimensionato la questione, asserendo che in realtà non vi sarebbe alcuna correlazione diretta fra il gioco in questione e la tendenza al suicidio di certi giovani. Bufale.net riporta le parole di Snopes: “La dichiarazione che il gioco suicida “Blue Whale” (chiamato così dal modo in cui le balene spiaggiate muoiono) ha provocato un’ondata di suicidi deriva da una storia pubblicata nel maggio 2016 dal Novaya Gazeta. L’articolo parlava di dozzine di suicidi di ragazzi in Russia in un periodo di sei mesi, e che molte delle persone coinvolte facevano parte di una comunità su VK.com, un social network di San Pietroburgo, Russia”, e conclude: “Sostanzialmente, già in quel periodo si cercarono collegamenti tra il gioco ed i suicidi, ma senza che nessun collegamento definitivo fosse trovato”.
Ci troviamo di fronte ad un falso allarmismo, dunque? Per Bufale.net la storia del presunto Blue Whale game “è una perversa versione dell’Uovo e della Gallina”: “Chi è arrivato prima? Il suicidio o la comunità virtuale? Il sospetto emarginato da Snopes e da Radio Free Europe è che, di fatto, il numero elevato di suicidi tra gli iscritti a gruppi su VK.com (una sorta di “Facebook per soli russi”) non è da determinarsi da istigazioni su quei gruppi, ma alla naturale tendenza di gruppi di emarginati di aggregarsi tra di loro in una nazione dove il tasso di suicidi è elevato sin dall’età adolescenziale”.
Bufale.net svela la truffa del Blue Whale game
Il gioco della Balena Blu tuttavia un serio rischio lo comporterebbe davvero: diversi gruppi social ‘Balena Blu’ sarebbero stati creati con l’apposito scopo di capitalizzare sulle voci legate a questi gruppi per portare traffico, visualizzazioni e denaro contante nelle tasche di amministratori poco scrupolosi. Lo scrive Snopes, quindi occhio alla truffa!