È finita su Facebook la foto del cadavere di Jenni Galloni, la 25enne incinta al quarto mese trovata morta lunedì a Bologna all’interno di in un appartamento che condivideva da poche settimane con tre studenti. Ancora da chiarire le cause del decesso, oggi infatti sul corpo della ragazza, originaria di Bari, sarà eseguita l’autopsia ed anche gli esami tossicologici disposti dal Pm Stefano Orsi, titolare delle indagini. Sul corpo della giovane non erano stati trovati segni di violenza, ma nella sua borsetta pare ci fosse una piccola dose di marijuana. Una morte che è ancora un mistero e che sarebbe stata preceduta da un malore della ragazza, la sera, prima di andare a dormire.
A rendere pubblica la foto del suo cadavere, probabilmente scattata in obitorio, accompagnata da un messaggio molto duro e aggressivo, è la madre di Jenni, che l’ha messa online proprio nel profilo Facebook della figlia: “Dopo che ho visto gente di merda…scrivere di mia figlia io ora voglio che VOI ve la ricordiate come purtroppo questa immagine non me la leverò mai dalla mente, ora non la potete più toccare con le vostre sporche mani con le vostre false parole con i vostri plagi……non la potete più invitare a far festa ai rave….non potrete più fottergli i soldi che non avevate intenzione di restituirgli mai….se né andata sapendo dentro di se che eravate persone di merda e di merda resterete per sempre.. grazie del tatto che avete avuto con lei e che avete tuttora con certi post…grazie Santino se non era per persone come te forse non avrebbe trovato la pace eterna… attenzione a tutti quelli che sanno in coscienza, di aver fatto più danno ke il resto nella sua vita, se ne hanno una di non scrivere mezza parola nella pagina di mia figlia!!!!!! grazie di avermela tolta veramente grazie!”.
FOTO CADAVERE JENNI GALLONI TRATTA DA FACEBOOK
A chi fa riferimento la donna? Cosa sottendono le sue parole? Un messaggio di accuse a chi? Gli inquirenti stando alle ultime indiscrezioni avrebbero acquisito la pagina Facebook di Jenni Galloni al fine di compiere indagini approfondite che permettano di ricostruire le ultime ore di vita della ragazza, gli ultimi contatti avuti. È altresì probabile che la madre sia sentita come persona informata sui fatti, e che venga interpellata anche in merito al contenuto del messaggio di cui sopra.