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Bonus Assunzioni 2018, in cosa consiste la proposta di Di Maio? Ecco le linee guida

27/07/2018 10:33

Luigi Di Maio, Ministro del lavoro e dello sviluppo economico, non si dà pace e cerca ‘nuove’ ricette per garantire una stabilità ai lavoratori. Dopo il decreto Dignità, infatti, il capo politico del Movimento 5 Stelle è pronto a ‘realizzare’ un nuovo incentivo per le assunzioni: si tratta di un bonus volto a stabilizzare i lavoratori e, al contempo, invogliare gli imprenditori ad assumere. “Ci saranno trecento milioni di euro all’anno e gli imprenditori che assumono avranno un incentivo: stiamo parlando anche del 10% del costo del lavoro” e “in legge di bilancio ce ne metteremo molti di più”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, intervenendo a In Onda su La7, riferendosi agli imprenditori che assumono a tempo indeterminato nell’ambito della lotta alla precarietà contemplata dal dl dignità.

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Decreto Dignità, Di Maio risponde a Confindustria

La “battaglia contro il decreto dignità la sta facendo Confindustria che ha dentro le grandi aziende di Stato non i piccoli imprenditori” ha sottolineato Di Maio, indicando che sono le aziende di Stato a fare peggio delle altre in termini di precariato utilizzando “formule pirata” insieme alle multinazionali. Parlando poi della “campagna di terrorismo psicologico” con cui viene accolto il decreto dignità, il ministro ha sottolineato che le previsioni di 80mila licenziamenti “non stanno né in cielo né in terra”. Il provvedimento “lo stanno combattendo le lobby e le opposizioni che hanno iperprecarizzato i giovani”.

Di Maio risponde su voucher e taglio vitalizi: ecco cosa rivela

Quanto ai voucher, “è probabile che in queste ore o domani mattina sia votato il nostro emendamento di maggioranza che stabilisce dei limiti precisi nel turismo e in agricoltura e non si presta ad abusi” ha affermato Di Maio. Poi ha aggiunto: “Quello del taglio dei vitalizi è solo un atto. Ora passiamo ai privilegi dei parlamentari” ed ha citato come esempio “i doppi stipendi di chi fa il presidente di Commissione”.