E’ iniziata la lunga giornata della Brexit, le urne sono aperte dalle 7 di questa mattina, le 8 ora italiana, fino alle 22 ora inglese, quindi le 23 da noi. I risultati ufficiali saranno dati soltanto domani mattina alle 7. Intanto gli ultimi sondaggi realizzati davano di un punto in vantaggio, 45% a 44%, il fronte dell’uscita dall’Unione Europea. La differenza è però talmente sottile che i sondaggisti e gli esperti sono pronti a scommettere su una vittoria per pochi voti di scarto.
La campagna elettorale è stata molto lunga ed i toni decisamente accesi. Il premier David Cameron, forte sostenitore del Bremain, si è mostrato molto preoccupato durante le ultime uscite sul risultato del Referendum della Gran Bretagna.Ma il capo del governo è andato anche sul concreto, facendo leva sul sentimento delle persone. Secondo Cameron con la Brexit potrebbero venir meno alle casse del regno “fra 20 e 40 miliardi di sterline“. Un’ingente somma che porterebbe ad una revisione del sistema pensionistico.
Vip ed economisti si sono schierati tra le fila dell’una o dell’altra parte. Solo ieri è arrivato il monito perentorio di George Soros, teorizzando un possibile venerdì nero della Sterlina qualora il risultato dia una vittoria dell’uscita. I mercati intanto credono nella vittoria del “Si”, mostrandosi particolarmente fiduciosi. Un sondaggio pubblicato nella giornata di ieri, in controtendenza con quelli già riportati, dava i favorevoli alla permanenza nell’UE avanti di sette punti sul fronte del “No”.
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