Cadavere in mare a Porto Rotondo. Sebbene ancora non sia giunta la conferma, è altissima la possibilità che l’uomo senza vita rinvenuto nelle acque della Costa Smeralda sia proprio quello di Fabrizio Rocca, il 23enne di Bolzano arrivato sull’isola per lavoro il 14 maggio scorso e scomparso in circostanze a dir poco allarmante e inquietanti la sera dello stesso giorno. Il cadavere recuperato il 10 giugno nelle acque antistanti il Golfo di Cugnana, tra Porto Rotondo e la Costa Smeralda, avrebbe una ferita alla testa.
Questa la nuova indiscrezione trapelata dopo che la salma è stata sottoposta ai primi accertamenti presso l’istituto di Patologia forense di Sassari. Quando è stato ritrovato, il cadavere era quasi completamente nudo, con addosso solo dei calzini. Ovviamente la certezza che si tratti del giovane scomparso potrà arrivare solo con l’esame del Dna il cui esito è atteso a giorni. Il cadavere era in avanzato stato di decomposizione. Poiché probabilmente da tempo in acqua, il corpo era saponificato e per questo motivo dopo il ritrovamento è stato impossibile identificarlo. L’aspetto di quel corpo, di un uomo molto alto (Fabrizio Rocca è alto 1,90), e la zona del ritrovamento del cadavere portano purtroppo a lui, al 23enne di Bolzano che la sera in cui è scomparso era in evidente stato di alterazione. Sull’isola anche i parenti del ragazzo che vivono questi giorni di attesa con estrema angoscia.
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Le ultime immagini che si hanno del ragazzo sono quelle della telecamera di videosorveglianza che lo ritraggono con un estintore in mano distruggere il vetro della porta di ingresso della portineria dell’albergo e poi al porto intento a lavarsi mani e viso. Nel giardino del residence erano state ritrovate le buste della spesa e i documenti, mentre i suoi vestiti erano stati rintracciati lungo il tragitto tra l’alloggio e il porto.