Se la Roma, per la finestra di calciomercato che sta per iniziare, voleva contare sui 13 milioni di euro che l’Al-Jazira avrebbe dovuto consegnare ai giallorossi da domani per l’ufficializzazione di Gervinho negli Emirati Arabi, probabilmente, deve cambiare i suoi programmi perché l’operazione tra l’ivoriano e il club di Dubai non sembra andare verso il buon esito. “Richieste oscene” avrebbero raffreddato la pista. Così le ha definite un dirigente dell’Al-Jazira. Oltre al congruo stipendio che Gervinho avrebbe guadagnato (4,5 milioni di euro a stagione), il numero 27 giallorosso avrebbe richiesto anche case e lavoro per la sua famiglia allargata, un elicottero privato a disposizione, una spiaggia privata ed un numero di biglietti adeguato per i suoi viaggi in Costa d’Avorio.
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Insomma, Gervinho non si è voluto far mancare niente. Si tratta, comunque, di un vero e proprio colpo di scena, anche perché le due società, in settimana, si erano già scambiate via fax i documenti e l’accordo era totale. Non è stato sicuramente un buon momento né per l’Al-Jazira né per la Roma, che forse è quella che ne esce maggiormente danneggiata.
A questo punto, l’ivoriano è già stato contattato, attraverso una persona vicina a lui visto che è irrintracciabile, per comunicargli la convocazione per il raduno del 5 luglio. I problemi maggiori, adesso, li avrà la Roma: nei limiti del Fair play finanziario, può chiudere il calciomercato con una perdita netta d’esercizio complessiva, al massimo, di 30 milioni di euro entro il 30 giugno 2016. Da Trigoria fanno sapere di essere già al di sotto di questa quota 30. Ecco perché la cessione di Gervinho sarebbe stata una vera e propria boccata d’ossigeno. In ogni caso, è una situazione da monitorare: una volta rintracciato Gervinho, è ancora tutto da decidere!