Erano le 18, ora locale, di ieri – domenica 17 novembre 2019 – quando a Fresno, in California, è avvenuta una sparatoria in cui sono rimaste vittime quattro persone e almeno altre sei sono rimaste ferite. Secondo le prime informazioni diffuse dalla polizia, tre sarebbero morti sul colpo, mentre un quarto sarebbe deceduto dopo il trasporto in ospedale. Stando alle notizie riportate dagli agenti, qualcuno si sarebbe introdotto nel giardino di un’abitazione privata aprendo il fuoco su alcune persone riunite a guardare una partita di football.
California, sparatoria a Fresno: le vittime erano riunite a guardare una partita di football
Nel giardino luogo della sparatoria in California era in corso una festa quando – ha spiegato Michael Reid, vicecapo della polizia di Fresno – qualcuno, forse più di uno sparatore, è entrato aprendo il fuoco sulla gente che stava guardando la partita. Non sono ancora chiari i motivi del gesto, né l’identificazione dei killer. Al momento della strage erano radunate 35 persone e i quattro morti sono tutti uomini fra i 25 e i 30 anni. Nessuno sa se chi ha sparato conoscesse le vittime. L’allarme per la sparatoria sarebbe giunto dai vicini: sono state numerose le chiamate di chi ha udito gli spari. Nessuno ha, però, visto i killer né segnalato la presenza di veicoli sospetti nei paraggi.
«Violenza insensata», si cercano i colpevoli
I filmati delle telecamere di sicurezza sono ora al vaglio della polizia. «Il mio cuore, – ha detto il vice capo Reid – è con le famiglie delle vittime di questa violenza insensata», e ha assicurato che sarà fatto tutto il possibile per consegnare i responsabili alla giustizia. Sempre ieri, a Fresno, un altro uomo era stato ucciso con un’arma da fuoco, ma non è ancora chiaro se i due episodi siano in qualche modo collegati.