Secondo un recente studio effettuato negli Usa i cambiamenti climatici verificatisi negli ultimi anni stanno determinando un incremento del numero di casi di allergie e asma. Lo riportano il dottor Bielory e colleghi alla riunione annuale della American College of Allergy, Asthma and Immunology.
La preoccupazione per gli effetti dei cambiamenti climatici sulla salute non è una novità: già nel 2011 alcuni studiosi e medici avevano avvertito la comunità scientifica che il cambiamento climatico avrebbe potuto avere tali effetti.
I ricercatori hanno svolto indagini nazionali sulla salute nel periodo 1976-1980 e di nuovo nel 1988-1994. In entrambi i cicli sono state raccolte informazioni su asma e sintomi allergici per gli allergeni più comuni (gatto, ambrosia, segale perenne, rovere, gramigna, etc).
Nella prima analisi il 2,5% dei partecipanti ha manifestato asma, il 9% sintomi orali o nasali, il 19,4 % ha avuto una reazione al test cutaneo. Nella seconda, il 5 % ha riferito di asma, il 29,9 % ha riferito sintomi orali o nasali, il 41,9 % ha avuto una reazione al test cutanee.
È interessante notare che le percentuali sono aumentate tra i due cicli di indagine, per tutti e tre i fattori analizzati.