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Campania, prete sull’altare: “Non votate De Mita junior”

14/01/2013 17:34

Non è nuovo ad iniziative del genere, Don Vitaliano Della Sala, il prete guerrigliero (o “prete noglobal”, come lo chiama qualcuno) che opera da un ventennio in provincia di Avellino. Già noto per alcune sue uscite piuttosto originali (dalla presenza al Maurizio Costanzo Show alle occupazioni dei movimenti studenteschi degli anni ’90, fino a diventare scudo umano in Iraq), il parroco irpino torna nuovamente alla ribalta per la sua omelia pronunciata durante la Messa di ieri, domenica 13 gennaio 2013.

Don Vitaliano, uno che non ha peli sulla lingua e che non si è mai preoccupato di mettersi contro il sistema (con tanto di richiami ufficiali e punizioni da parte del mondo ecclesiastico), stavolta se l’è presa con la Regione Campania. Ed in particolare con Giuseppe De Mita, il nipote di Ciriaco.

Un nome che a molti non dirà niente. Anche perché se citi De Mita, rischi di ricevere risposte del tipo “ancora con De Mita?”. Ed invece, anziché essere storia (anzi preistoria), parliamo di pura attualità, perché Giuseppe De Mita, l’erede designato dell’anziano (ma ancora arzillo) leader di Nusco, è l’attuale Presidente del Consiglio Regionale della Campania. Il posto che fu della moglie di Mastella, per intenderci.

Imposto dallo zio al Governatore Caldoro, con il consenso silenzioso di Pierferdinando Casini. Uno che l’alleanza con De Mita non intende affatto sventolarla. Anzi per il leader dell’Udc meno se ne parla al di fuori dei confini campani, meglio è.

Ciriaco De Mita

Don Vitaliano Della Sala ha accusato pubblicamente De Mita junior, invitando i suoi fedeli presenti alla Messa domenicale a non votarlo. Giuseppe De Mita rappresenta in questo momento l’istituzione regionale che, secondo il “prete noglobal”, avrebbe bloccato la ristrutturazione della Chiesa di CapoCastello, l’antico borgo medievale di Mercogliano, alle pendici di MonteVergine.

I milioni di euro necessari per i lavori sarebbero stati già finanziati dall’Europa ma, secondo Don Vitaliano, improvvisamente scomparsi dalle casse regionali. Che fine hanno fatto?

L’appello lanciato dall’altare da Don Vitaliano Della Sala ha lasciato molti fedeli a bocca aperta: in precedenza non si era mai visto un attacco del genere di natura politica in Chiesa. Figurarsi nei confronti della famiglia De Mita.

Giuseppe De Mita

Ed è facile prevedere la serie di polemiche che accompagnerà quest’episodio. Un paio di mesi fa, giusto per completezza di cronaca, una vigilessa di un comune dell’hinterland avellinese multò lo stesso Giuseppe De Mita perché la sua auto era in divieto di sosta. Risultato? Sospensione dal lavoro. Una notizia passata inosservata, forse volutamente.

Con lo stesso “metro di giudizio”, ora cosa potrebbe accadere a Don Vitaliano per quanto detto durante l’omelia? Un trasferimento a Pordenone?

Ecco un video pubblicato su Youtube sui lavori (mai eseguiti) alla Chiesa di CapoCastello (Mercogliano) che hanno portato il prete avellinese ad attaccare pubblicamente (da un altare) l’attuale Presidente del Consiglio Regionale della Campania.