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Carla Bruni nuda: così la Cina spiava i politici “guardoni” del G20

13/12/2013 14:30

Quando si dice “Chi dice donna, dice guai”… Una donna, nuda e bellissima come Carla Bruni, è infatti riuscita a mettere nei guai i diplomatici del G20 di Cannes, che nel 2011 non hanno resistito a visitare le immagini della modella senza veli, lasciando entrare nei propri computer gli hacker cinesi. E’ quanto emerge dall’ultima inchiesta del New York Post, che è andata a ritroso nel tempo per ricostruire la geniale trappola delle spie cinesi ai danni dei politici di tutto il mondo.

Carla-Bruni

Clicca qui per vedere Carla Bruni nuda“: sarebbe questo il test dell’email inviata a tutti i partecipanti del G20 di Cannes. Sono in molti ad aver ceduto alla promessa di vedere l’allora first lady francese in versione nature: secondo il New York Post sarebbero rimasti coinvolti diversi ministri e rappresentanti, come quelli di Bulgaria, Lettonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Ungheria. In realtà, un semplice click ha permesso agli hacker cinesi di installare un software di spionaggio nei computer dei malcapitati e monitorare così tutte le loro azioni ed informazioni…

In particolare, le informazioni riservate alle quali ambirebbe la Cina sarebbero quelle riguardanti gli Stati Uniti d’America. Pare che gli attacchi siano in fase di studio e che non sia ancora possibile stabilire quali informazioni siano state sottratte. Ad ogni modo, gli hacker hanno fatto centro: la Bruni, tra le donne più belle e conosciute in tutto il mondo, si è rivelata l’esca perfetta nei confronti dei politici “guardoni”…