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Carlo Croccolo è morto, addio al grande attore napoletano, “spalla” e “voce” di Totò

Lutto nel mondo dello spettacolo: si è spento a 92 anni l’attore Carlo Croccolo. Uno degli interpreti napoletani più rappresentativi dell’arte partenopea: ha lavorato con i grandi del cinema italiano e straniero, da Totò ai De Filippo, da Bergman a De Sica. Una vita la sua dedicata alla recitazione, al servizio del suo adorato pubblico che non lo ha mai dimenticato. Negli ultimi anni era entrato anche nel cuore dei più giovani grazie al ruolo del pescatore Totonno nella fiction di successo di Raiuno Capri. 

Carlo Croccolo è morto, addio al grande attore napoletano, “spalla” e “voce” di Totò

Carlo Croccolo era nato a Napoli il 9 aprile del 1927 e nella sua stessa città è morto stamani. Ha iniziato la carriera nel 1950, interpretando alla radio la commedia Don Ciccillo si gode il sole, in teatro L’Anfiparnaso, diretto da Mario Soldati, e al cinema il film I cadetti di Guascogna. Un attore poliedrico, che si è aggiudicato nel 1989 il David Di Donatello per la magistrale interpretazione nel film ‘O re di Luigi Magni. La popolarità negli anni Cinquanta e Sessanta grazie alle numerose pellicole, che avevano per protagonista Totò. Carlo Croccolo è stato, infatti, una delle spalle più amate di Antonio De Curtis, altro gigante della comicità italiana. Insieme hanno recitato, tra i tanti, in 47 morto che parla, Miseria e nobiltà, Totò lascia o raddoppia? e Signori si nasce. Proprio in questi ultimi due film Croccolo aveva interpretato i panni del domestico mal pagato, ma non per questo meno fedele al suo padrone, nobile decaduto. «Ti ho messo sul piedistallo, ti ho messo!», gli rimproverava il barone Zazà (alias Totò) nel film del 1960 di Mario Mattoli Signori si nasce. Stessa sorte nel precedente Totò lascia o raddoppia, diretto nel ’56 da Camillo Mastrocinque: «Colpa mia che ho fatto di te un maggiordomo! Sei rimasto uno stalliere!», gli urlava bonariamente davanti all’ippodromo il duca Gagliardo della Forcoletta dei Prati di Castel Rotondo (sempre Totò).

Attore e doppiatore: ha lavorato con i grandi del cinema

E Carlo Croccolo sapeva far ridere e piangere insieme, anche solo con l’espressione del viso. Ha interpretato 118 film, tra cui ricordiamo: Ieri, oggi, domani di Vittorio De Sica, Casotto di Sergio Citti, Camerieri di Leone Pompucci. Senza contare Tre uomini e una gamba con il trio Aldo, Giovanni e Giacomo e il controverso Li chiamarono… briganti! di Pasquale Squitieri, ritirato subito dalle sale cinematografiche. Accanto al cinema tanto teatro: ha recitato ne La grande magia di Eduardo De Filippo, diretto da Giorgio Strehler, e nelle commedie di Garinei e Giovannini Rinaldo in campo e Aggiungi un posto a tavola. Carlo Croccolo è stato anche uno straordinario doppiatore: sua la voce prestata ad Oliver Hardy, succedendo in questo al grande Alberto Sordi, senza farlo rimpiangere. E ancora la voce di Antonio De Curtis in versione baronessa in Totò diabolicus. Tra le apparizioni più recenti quella del pescatore burbero dal cuore d’oro Totonno, innamorato di Reginella, in Capri, fiction di Raiuno con Gabriella Pession, Sergio Assisi e Kaspar Capparoni.

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