Cinquanta giorni scarsi. Tanto è durata l’armonia, a suon di dichiarazioni, del Governo del cambiamento. Il caso Diciotti, che tiene banco da ormai circa una settimana, rischia di far saltare il banco tra Movimento Cinque Stelle e Lega. Come già spiegato qui, nella serata di ieri la nave è sbarcata a Trapani: a sbloccare la situazione ci ha pensato il Presidente della Repubblica con una mossa ritenuta inopportuna da parte del Viminale. Non da parte di Luigi Di Maio, vicepremier, che ad Agorà su RaiTre ha spiegato: “Se Mattarella è intervenuto bisogna rispettare il presidente” ha detto il leader M5s ad Agorà Estate. “Servono procedure più veloci, noi avevamo la preoccupazione che dovesse essere perseguito chi aveva commesso violenza sulla nave.”
Di Maio ringrazia Mattarella: “Con lui si è sbloccata la situazione”
Ad Agorà Estate Di Maio sottolinea come deve esserci un messaggio chiaro: “i cittadini si aspettano che la giustizia trionfi sempre e in questi casi bisogna accertare che (se ci sono stati degli illeciti ndr) le persone siano individuate e perseguite. Ha competenza la magistratura, aggredire gli equipaggi non è accettabile. Che Salvini abbia esagerato o meno non mene frega niente, la cosa importante è che con l’intervento del presidente si sia sbloccata la situazione”.
Salvini a Rtl 102.5 risponde per le rime
“Andrò fino in fondo finché qualcuno non venga assicurato alla giustizia”. Lo dice Matteo Salvini, intervenendo a Rtl 102,5, sulla vicenda della nave Diciotti e dei migranti sbarcati stanotte a Trapani. “Io volevo che le indagini spiegassero cosa era accaduto, per il momento ci sono indagati…” E ancora: “Mi farebbe arrabbiare se coloro che sono sbarcati finissero tutti a piede libero, certezza pena deve essere fondamento per italiani e soprattutto per chi è ospite, non voglio che finisca tutto a tarallucci e vino”, avverte il ministro dell’Interno.