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Caso Gregorio De Falco: il candidato M5S respinge l’accusa di aggressione a moglie e figlia

18/02/2018 16:32

Caso Gregorio De Falco news: il candidato pentastellato al Senato dopo la notizia di oggi che lo riguarda – è stato infatti denunciato dalla moglie per aggressione, lo riporta nell’edizione odierna il Corriere della Sera: “Mio marito, in stato di alterazione, durante un’accesa lite in casa ha aggredito me e una delle nostre due figlie” scrive il quotidiano milanese citando fonti giudiziarie – ha replicato alle accuse di violenza. L’episodio oggetto della denuncia della moglie risalirebbe a una settimana fa.

De Falco ha ribattuto infatti di non essere mai stato “violento”: “è evidente che si tratta di una strumentalizzazione mediatica volta alla denigrazione”, questa la secca smentita dell’ex Capitano anti-Schettino del celebre “Salga a bordo, ca**o!””, ora candidato al Senato con gli M5s, che all’Ansa ha spiegato che le accuse della moglie nei suoi confronti per comportamenti violenti verso di lei e una delle figlie deriva da “tensioni per la separazione in corso”. De Falco ha dunque respinto le accuse al mittente, negando categoricamente di avere mai assunto comportamenti aggressivi nei lor confronti.

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Matteo Renzi news

De Falco ha sì ammesso una lite con la moglie Raffaella, che però a suo dire non si sarebbe svolta come ha riferito la donna. “Le difficoltà di trovare un accordo economico tra le parti e la tensione che ne deriva è il motivo scatenante dell’episodio di un recente alterco. Che comunque affermo e ribadirò sempre con onestà, non mi ha visto attore di violenze, ingiustamente attribuite alla mia persona, nei confronti dei miei familiari”. La vicenda, divenuta un caso nazionale in queste ore, è stata svelata dal Corriere della Sera. La donna qualche giorno fa si era presentata a un commissariato di Livorno e si era sfogata davanti a un pubblico ufficiale, raccontando che il marito in casa aveva alzato le mani su di lei e la figlia appena maggiorenne, senza poi sporgere una denuncia formale. Matteo Renzi subito ha approfittato della situazione rilasciando delle dichiarazioni pubbliche in merito: il  Pd non cavalca “la schifezza che abbiamo visto”, ma se c’è “qualche candidato che mette le mani addosso alla moglie o alla figlia, su quello tutti insieme si dica no. Non possiamo rischiare di avere i nostri rappresentanti a quel livello lì”.