Stasera 28 gennaio nella puntata domenicale di Quarto Grado si è tornati a parlare del caso Roberta Ragusa, la donna scomparsa da Gello di San Giuliano Terme (Pisa) ormai 6 anni fa, il cui corpo non è mai stato trovato. Per il presunto omicidio della moglie e la distruzione del suo cadavere è stato condannato in primo grado a 20 anni di carcere il marito Antonio Logli, che il prossimo 14 marzo tornerà al banco degli imputati per il processo d’Appello.
SCOMPARSA ROBERTA RAGUSA: TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI URBANPOST
Caso Ragusa: Roberta è negli Stati Uniti?
Diverse le nuove indiscrezioni emerse in trasmissione questa sera. Anzitutto le parole dell’avvocato civilista Linda Sozzi, legale difensore di Antonio Logli, la quale sposa la tesi dell’allontanamento volontario, argomentandola con parole che non danno per assurda la fuga della donna. La tesi – che il programma Mediaset ha ottenuto da una fonte vicina ad Antonio Logli – della difesa dell’imputato ipotizza che Roberta Ragusa possa essere fuggita negli Stati Uniti, che lei conosceva perché lì vissero i suoi genitori, trasferitisi per lavoro. “Quella è una terra che la sua famiglia conosce bene, lei è una donna incline all’apprendimento delle lingue”. Eppure il passaporto della donna risultò scaduto il 3 giugno 1996 e non fu mai rinnovato. Nonostante questa evidenza l’avvocato Sozzi ha reputato plausibile che se davvero intenta a sparire, la donna potrebbe avere falsificato il documento d’espatrio.
Roberta Ragusa 6 anni fa la scomparsa: Antonio Logli a processo confida nell’assoluzione
A Quarto Grado – La domenica si è anche parlato della strana favola che Roberta avrebbe raccontato alla figlia piccola la sera prima di sparire, che parlava di una madre che abbandonava i figli. Una coincidenza o la suggestione fantasiosa di una bambina? Tesi queste aspramente contestate dalla famiglia di Roberta Ragusa, che reputa impensabile, infondato e assurdo che una madre abbandoni i suoi figli nel cuore della notte, uscendo di casa in una fredda notte di gennaio a piedi e in pigiama, senza una valigia, il cellulare e una borsa. Ricostruzione inverosimile quella fornita da Logli e la sua difesa.
Roberta Ragusa: il figlio crede nell’innocenza di suo padre
Daniele Logli, figli maggiore della donna, che per primo ne denunciò la scomparsa, vive con il padre e crede fermamente nella sua innocenza. Dice di non aver sentito i genitori urlare e litigare la notte della sparizione della mamma (secondo la tesi della Procura Roberta scoprì quella notte che il marito la tradiva con Sara Calzolaio, loro baby sitter) nonostante si trovasse nella stanza accanto. L’obiezione che ha posto a tal riguardo l’avvocato Nicodemo Gentile (Associazione Penelope) è stata la seguente: “Se Daniele è convinto che la mamma sia viva e che Logli non l’abbia uccisa, perché allora non la cerca?”. “Tutte le piste alternative battute (anche quella di un possibile amante di Roberta Ragusa ndr) non hanno portato a niente, lo scenario paventato dall’avvocato Sozzi è uno scenario da servizi segreti. L’unica pista valida è quella di una fine violenta” di questa donna.