A Taranto oggi c’è stata la seconda udienza per il processo d’Appello sul caso Sarah Scazzi, che vede Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano condannate in primo grado all’ergastolo, perché ritenute responsabili della morte della ragazzina di Avetrana.
La Corte di assise d’Appello ha pertanto rigettato la richiesta dei legali di Sabrina di sottoporre Michele Misseri ad una nuova deposizione in aula. Il contadino, che da anni si autoaccusa dell’omicidio di sua nipote, per le bugie raccontate e le innumerevoli contraddizioni non è mai stato ritenuto attendibile dagli inquirenti. Il collegio ha tuttavia disposto la perizia trascrittiva di alcune telefonate intercorse tra Michele e sua figlia Sabrina, in particolare quella della notte del 7 ottobre 2010, allorquando il contadino, dopo un lungo interrogatorio, confessò l’omicidio assumendosi ogni responsabilità, per poi ritrattare.