Tre giorni fa i Nas hanno fermato nella sua casa di Moncalieri l’ideatore del metodo Stamina, ritenuto a suo tempo dalle autorità italiane e dalla Corte di Strasburgo del tutto privo di basi scientifiche. Dopo il divieto di praticare questi trattamenti in Italia, Davide Vannoni è stato fermato dalle forze dell’ordine poiché accusato di aver continuato a praticare le sue cure in Georgia con il reclutamento dei pazienti in Italia. Per questo motivo il gip Francesca Christillin, che ha disposto un ordine di custodia cautelare, ha avallato la richiesta della Procura di Torino di far restare in carcere Davide Vannoni.
–> Tutto sul caso Stamina!
L’accusa contro Davide Vannoni, che fa riaprire un nuovo capitolo del caso Stamina, consiste nel fatto che le attività di reclutamento dei pazienti (una cinquantina in tutto) che si sono sottoposti alla terapia nella clinica di Tbilisi, in Georgia, si svolgevano in Italia. Vannoni nega le accuse e sostiene che per le attività svolte in Georgia aveva tutte le autorizzazioni necessarie per quel Paese e che quindi non avrebbe fatto nulla di illegale. Vannoni avrebbe radunato dall’Italia numerosi pazienti che lo scorso luglio si sarebbero recati nel Paese dell’ex Unione Sovietica per i trattamenti. Le autorità georgiane però decretarono lo stop a Stamina nel dicembre del 2016.