Massimo Bossetti davvero colpevole? Lo psichiatra Alessandro Meluzzi non ha mai fatto mistero delle sue perplessità circa la effettiva responsabilità omicidiaria del muratore bergamasco condannato in via definitiva all’ergastolo per il delitto di Yara Gambirasio, avvenuto il 26 novembre 2010 a Brembate. Oggi Claudio Salvagni, avvocato difensore di Bossetti, ha condiviso sul suo Facebook una vecchia intervista in cui proprio Meluzzi sottolineava la gravità di quanto accaduto al carpentiere, a suo dire condannato al carcere a vita senza prove granitiche ed inconfutabili. Una questione ancora aperta per la difesa di Massimo Bossetti, che continua a puntare i riflettori sulla mai concessa ripetizione dell’accertamento sul Dna che ha portato alla condanna del suo assistito.
Massimo Bossetti davvero colpevole: i dubbi dello psichiatra Meluzzi
Per Meluzzi, intervistato in esclusiva da Lospecialeilgiornale.it nell’ottobre 2018, non sono granitiche le prove che hanno portato alla incriminazione di Bossetti. Il muratore di Mapello continua a professarsi innocente e si definisce vittima della giustizia italiana, ‘Prigioniero di Stato’: «Il grido di disperazione dignitoso di un uomo che a mio giudizio è stato condannato molto al di qua, non al di là, di ogni ragionevole dubbio […] Dico ai colpevolisti: provate ad immaginarvi anche per un solo istante che Bossetti possa essere innocente e provate a calarvi con empatia nel suo stato ‘animo. Direi che Bossetti è stato vittima di uno Stato che, in questa vicenda, mi sembra sia stato interessato a trovare un colpevole ad ogni costo. Si poteva benissimo ripetere l’esame del Dna per fugare ogni dubbio».
Massimo Bossetti rischia gesto estremo in carcere? Meluzzi: «Potrebbe accadere»
Massimo Bossetti potrebbe in carcere commettere un gesto estremo? Il noto psichiatrica ed opinionista fisso di Quarto Grado ha risposto così alla domanda: «Potrebbe accadere, non lo escludo affatto. Infatti credo sarà sottoposto ad un regime di massima vigilanza. Purtroppo ci può essere anche questa eventualità». Carcere a vita o meno, «Il danno è irreparabile, perché a mio giudizio è stata scritta una brutta pagina per la giustizia italiana», ha precisato il dottor Meluzzi, che ravvisa un potenziale pericolo per qualunque cittadino italiano, dopo il ‘caso Bossetti’: «Se il Dna diventa l’unico elemento per stabilire che un soggetto è l’assassino, allora penso che chiunque di noi potrebbe trovarsi ad essere un potenziale Massimo Bossetti».