La diffusione del video integrale dell’arresto di Massimo Bossetti, avvenuto il 16 giugno 2014, mandato in onda in esclusiva qualche settimana fa dalla trasmissione di Rete 4, Quarto Grado, ha sollevato un polverone in materia di privacy.
Sulla eccessiva attenzione mediatica che il caso Yara Gambirasio ha suscitato e sulla vicenda pre-processuale del carpentiere bergamasco, nei giorni scorsi è intervenuto anche il Garante della privacy, Antonello Soro, che in un’intervista rilasciata al talkshow, “KlausCondicio”, ha dichiarato: “Prima ancora dell’avvio del vero e proprio processo, il cittadino Bossetti è stato trattato in modo incivile e rappresentato come un mostro in prima pagina”.
Soro ha poi aggiunto: “Non spetta ai giornalisti emettere la sentenza usando i ferri di campagna, come accadeva una volta, prima che un processo di civilizzazione avesse trovato una norma che esplicitamente lo vietasse”.