Svolta nelle indagini sull’omicidio di Gabriella Fabbiano: sono finiti in manette, nella tarda serata di ieri, Mario Marcone, netturbino di 42 anni, e Fabrizio Antonazzo, rispettivamente ex compagno della vittima – sospettato dalla prima ora, che aveva sempre negato ogni addebito – e amico 60enne del presunto killer.
La 44enne era stata uccisa con un colpo di pistola, forse al culmine di una lite mossa da gelosia, e ritrovata senza vita nel laghetto di una cava abbandonata a Cernusco sul Naviglio, alle porte di Milano. Il presunto assassino avrebbe confessato il delitto dopo settimane di menzogne: sarebbe stato lui a uccidere Gabriella nella sua casa la sera del 30 novembre “dopo una lite scoppiata per gelosia”. L’uomo era fortemente indiziato perché i Ris avevano rinvenuto tracce di sangue nel suo appartamento e nella sua auto.
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Gli inquirenti non si erano sbagliati nemmeno ipotizzando che Marcone avesse avuto un complice: il 60enne arrestato, Fabrizio Antonazzo residente a Cernusco sul Naviglio, avrebbe infatti aiutato Marcone ad occultare il corpo della vittima e dovrà anche rispondere di concorso in porto illegale di armi e favoreggiamento personale.