in

Cesare Cremonini morte del padre: «La prima volta in cui ho avuto davvero paura»

«Sto per compiere quarant’anni e sarei un bugiardo se dicessi che non è una cosa su cui sto riflettendo. Circa un mese fa ho perso mio padre, e mentre mi occupavo di quelle disgustose faccende che si impossessano del quadro quando se ne va una persona che ami, mi sono distratto totalmente dal mio percorso!», comincia così l’appassionante intervista che Cesare Cremonini, amato cantante bolognese, ha rilasciato a Vanity Fair, che ha dedicato all’ex frontman dei Lunapop anche la copertina dell’ultimo numero, in edicola da mercoledì 6 novembre 2019.

Cesare Cremonini morte del padre: «La prima volta in cui ho avuto davvero paura»

Nel corso della chiacchierata Cesare Cremonini ha parlato del dolore per la morte del padre e del traguardo (in un primo momento temuto) dei quarant’anni: «A un tratto mi sono voltato indietro per ricercare la riva, la riva che mi aveva sempre fornito le coordinate per orientarmi e non sono più riuscito a metterla a fuoco. Non c’era più. E con lei i ricordi. Annebbiati, confusi, indefiniti. In quel momento ho capito che ero in mare aperto. Forse avere quarant’anni ha proprio questo di bello: per la prima volta non ho un punto di riferimento e credo sia un bene. So che nessuna burrasca mi può uccidere e che la rotta è tutta da inventare». Un vissuto intenso quello del cantante, che festeggia anche 20 di carriera: il suo primo singolo, 50 Special, uscito nel maggio 1999, non è stato che il primo passo. Il prossimo 29 novembre arriva l’album Cremonini 2C2C – The Best Of, 6 inediti e 32 grandi successi in versioni da collezione.

«La mia generazione è stata lasciata abbastanza sola per emanciparsi e poter fare a meno degli altri…»

Fortunato e orgoglioso di essere nato nel 1980: «La mia generazione è stata lasciata abbastanza sola per emanciparsi e poter fare a meno degli altri. Questo ci ha fatto diventare adulti in fretta. Era ancora un’epoca in cui gli adulti esistevano solamente nel momento del rigore, ma poi già a 9-10 anni si andava a scuola e si tornava da soli. Da ragazzini eravamo soli nel gioco, soli nei pomeriggi in camera con l’amico, soli davanti al primo film horror, alla prima donna nuda vista in tv, alla prima sbornia. Si combinavano i guai, si piangeva e si soffriva fortunatamente da soli!». Sembra un altro mondo quello di oggi: «Trovo invadente la presenza degli adulti nei social per ragazzini, per esempio. Andare a caccia di like tra i minorenni sembra essere diventata la nuova occupazione di un sacco di persone», ha detto Cesare Cremonini, che ha poi confessato l’ultima volta in cui ha avuto paura: «Quando è morto mio padre la parola paura ha assunto un significato molto più chiaro rispetto a prima. Dopo tanti anni di autosufficienza emotiva mi sono trovato improvvisamente nella condizione di non avere la più pallida idea di come si affrontasse qualcosa di totalmente nuovo: il lutto. È stata la prima volta negli ultimi venti anni in cui ho avuto davvero paura di qualcosa».

Cesare Cremonini e l’universo femminile

Nel corso dell’intervista il cantante ha parlato del suo rapporto con le donne, con l’universo femminile: «Stamattina sono andato a comprare due libri e mentre tornavo indietro, ho incrociato lo sguardo di una bellissima ragazza. Le si sono illuminati gli occhi. I suoi e i miei. La mia ragazza non se ne avrà sicuramente a male, ma io credo che idealmente dovremmo provarci con qualcuno tutti i giorni. Provarci in senso lato, ovviamente, senza pensare allo sguardo come un atto finalizzato a un secondo fine, piuttosto a un ballo, a un gesto galante, gentile, alla maniera di mio padre. È un gioco innocente, ma riconoscere alle donne non solo la loro bellezza, ma anche la loro intelligenza e le loro virtù, soltanto con un sorriso non può essere un male. Siamo entrati in un secolo che a livello globale, sociale e politico è e sarà loro». Nel frattempo Cesare Cremonini si è fidanzato e a proposito della foto pubblicata su Instagram con la nuova compagna ha chiarito: «Fa parte del gioco. Un mio caro amico, prendendomi in giro, mi aveva provocato: “Tu sei molto riservato perché in realtà sei geloso” e io ribattevo con un senso di protezione: “Non voglio che qualcuno paghi per i miei errori e che prenda critiche che investirebbero me”. Per verificare l’ipotesi, ho dato retta all’amico. Alla fine però credo sia meglio non mettere fotografie personali sui social!». 

leggi anche l’articolo —> Cesare Cremonini: «Ero un imbecille, il successo stordisce! Ho rimesso i piedi a terra quando…»

Seguici sul nostro canale Telegram

Natalia Paragoni Instagram, scatto hot a letto con Andrea Zelletta: «Prima di farlo?»

Ultimi sondaggi elettorali, Index Research: percentuali dei partiti al 5 novembre