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Chamonix, tuta alare: base jamper russo muore impattando contro una casa

La tragedia è avvenuta lunedì intorno alle 12:00, orario tecnicamente vietato per effettuare lanci. Un esperto base jumper russo è morto schiantandosi contro le case in Francia. Ratmir Nagimyanov si era lanciato dall’Aiguille du Midi, a circa 3.800 metri s.l.m. ed è finito contro un’abitazione appena terminata e non ancora occupata nella zona della stazione di Montenvers. 3.000 metri di dislivello ed una velocità di oltre 250 km/h, ogni tentativo di salvataggio è stato inutile. Fatale lo schianto del giovane base jumper.

Ha colpito un muro, ma avrebbe potuto colpire persone o automobili“, così il vice-sindaco della cittadina Jean-Louis Verdier. Nonostante l’attività di questo sport estremo abbia delle leggi ben precise, Ratmir Nagimyanov ha deciso di lanciarsi nell’orario vietato. La scelta di ridurre l’attività da parte del comune è stata effettuata per non creare disagi e interferenze con coloro che invece praticano parapendio. Una cifra drammatica racconta di come dall’inizio del 2016 siano state 35 le persone morte durante la pratica dello sport estremo con la tuta alare.

Ma il base jumper russo non era un principiante. Stando alle informazioni raccolte, Nagimyanov si era lanciato numerose volte acquistando sempre più esperienza sul campo. Anche sulla sua pagina ufficiale Facebook il giovane aveva fatto campagna di prevenzione, commentando la morte di numerosi colleghi. “Quando stai volando a una velocità di 250 km orari a 2-3 metri di distanza da terra, è difficile vedere tutti gli ostacoli, e se c’è qualche ostacolo che non ha considerato, è possibile che tu non lo veda o che non abbia il tempo per reagire“, così Nagimyanov sul suo profilo.

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