Il ministro del Tesoro che il M5S propone è Andrea Roventini, professore alla Scuola superiore di Sant’Anna. Lo annuncia il candidato premier M5S Luigi Di Maio a Unomattina. “Roventini ha l’età di Macron ma già scrive con un premio Nobel che è Stiglitz, con lui torneremo a fare politica espansiva”, spiega Di Maio. “Roventini ha già portato avanti tre progetti con la commissione Ue per rivedere i parametri economici e quelli deficit/Pil”, spiega Di Maio che sottolinea: “In Italia servono risorse fresche, con basta austerity e politiche espansive, su cui io e Roventini siamo in perfetta sintonia”.
Leggi anche: Come si vota il 4 marzo 2018
Chi è Andrea Roventini, il Ministro del Tesoro scelto da Di Maio
La notizia di Roventini come ministro del futuro governo M5S è stata anticipata, tra l’altro, dal Sole 24 Ore questa mattina. Docente presso la Scuola superiore di S. Anna, 40 anni, Roventini fu tra i partecipanti del convegno organizzato dal M5S “Lo Stato innovatore”. Su twitter si descrive, nel suo profilo, come “keynesiano eretico”, pubblica lavori sul Journal of Evolutionary Economics e, recentemente è tra i co-autori, assieme a Joseph Stiglitz di un lavoro dal titolo “Rational Heuristics? Expetations and Behaviors od evolving economies with Heteregeneous interacting agent”.
La nostra intervista ad @AndreaRoventini, il “keynesiano eretico” scelto da @luigidimaio per il ministero dell’Economia: «Più crescita e investimenti a sostegno dell’innovazione, piano Cottarelli e tax expenditures: così ridurrò il debito» #M5S @sole24orehttps://t.co/arFZGU1yUW
— Manuela Perrone (@ManuelaPerrone) 1 marzo 2018
Roventini dice no alla privatizzazione e parla del Piano Cottarelli
Intervistato dal Sole 24 Ore, Roventini ha spiegato che per lui è importante: “Presentarsi al tavolo europeo con proposte credibili. Nel nostro Def non ci sarà spazio per idee bizzarre o utopistiche ma porremo maggiore attenzione al tema della crescita e degli investimenti pubblici, mantenendo l’equilibrio dei conti.” Dunque, per Roventini secco no alle privatizzazioni, ma largo a crescita e investimenti come leva per abbattere il debito, sarebbe la sua ricetta ideale. “Il rapporto debito/Pil non è mai calato agendo solo sul numeratore. In Europa, abbiamo avuto esempi disastrosi, come Grecia e Finlandia. Studi teorici ed empirici dimostrano che le politiche di austerità sono auto-distruttive. Il debito va tenuto sotto controllo, ma è ora di rilanciare la crescita. In ogni caso si possono fare tagli mirati alla spesa realizzando il piano Cottarelli e tagliando agevolazioni fiscali improduttive”, ha dichiarato il professore che potrebbe diventare il nuovo Ministro del Tesoro.
Can we trust peer-review in top economic journals? Akerlof’s seminal contribution on imperfect information was rejected many time for not being original, challenging and for trying to change economics!https://t.co/RyNGhtM7B7
— Andrea Roventini (@AndreaRoventini) 25 febbraio 2018