Difficile non soffermarsi un attimo sul Doodle di oggi, lunedì 14 ottobre 2019: scorrendo il cursore sul logo di Google, il motore di ricerca ricorda così il 218esimo anniversario della nascita di Joseph Antoine Ferdinand Plateau. Fisico belga, Joseph Plateau è ricordato per aver contribuito – nel lontano 1832 – allo sviluppo della tecnologia cinematografica. Scomparso il 15 settembre 1883, poco prima di compiere 81 anni, Plateau ha gettato le basi per la visualizzazione delle immagini animate.
Joseph Antoine Ferdinand Plateau, chi era il fisico belga celebrato da Google
Nato a Bruxelles il 14 ottobre 1802, Joseph Antoine Ferdinand Plateau ha frequentato l’Università di Liegi dove si è laureato in Scienze Matematiche e Fisiche, nel 1832. Appassionandosi all’ottica fin da subito, Plateau – dopo aver ottenuto la cattedra di Fisica sperimentale all’Università di Gand in Belgio – si dedicò al settore con attenzione sempre maggiore. L’invenzione principale attribuibile a Plateau risale proprio all’anno della laurea: è in questo periodo che Joseph inventa uno strumento – il primo nel suo genere – creato per permettere di vedere immagini in movimento. Si trattava di una sorta di stroboscopio, chiamato fenachistoscopio, formato da due dischi.
Importanza e funzionamento del fenachistoscopio
Il fenachistoscopio inventato da Plateau permetteva per la prima volta di vedere delle sequenze animate grazie alla presenza dei due dischi: sul primo erano presenti delle finestre radiali equidistanti grazie alle quali l’osservatore poteva guardare le immagini impresse sul secondo. Quando i due dischi ruotavano ad una velocità precisa, chi osservava lo strumento poteva vedere le sequenze in movimento. La proiezione di fotografie stroboscopiche, che creavano l’illusione del movimento, diede un contributo importante all’intera cinematografia. Non solo, affascinato dalla persistenza delle immagini sulla retina, Plateau realizzò un esperimento durante il quale fissò il sole in maniera diretta per 25 secondi. Esperimento al quale, in seguito, il fisico attribuì la sua successiva perdita della vista. Morì a Gand nel 1883.
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