“Ha salvato tre vite, è stato un eroe fino in fondo”, così Bill Gaetan, compagno di squadra di Antoine Demoitiè, ha voluto ricordare il ciclista belga di 25 anni che ha perso la vita in seguito ad un incidente verificatosi durante la Gand – Wevelgem, tra le più importanti corse su due ruote. I suoi organi infatti sono stati donati e proprio grazie a questo sono state salvate le vite di tre persone.
Il giovane ciclista era caduto insieme ad altri quattro corridori a Sainte-Marie-Cappel ed era stato travolto da una delle moto che solitamente seguono le corse, che procedeva a 80 chilometri orari; Demoitiè è stato inizialmente trasportato all’ospedale di Ypres, nelle Fiandre occidentali ma le sue gravi condizioni hanno spinto i medici a trasferirlo all’ospedale universitario di Lilla.
Il 25enne faceva parte del team belga Wanty-Groupe Gobert dopo che per tre anni aveva pedalato per la Wallonie Bruxelles-Group Protect; nel 2014 si era reso protagonista vincendo il Tour du Finistére, settima prova della Coppa di Franciala sua morte riaccende inevitabilmente il dibattito sulla sicurezza dei ciclisti e sulla pericolosità dei percorsi.