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Ciclone devasta Mozambico, Zimbabwe e Malawi: 150 morti

Un violento ciclone si è abbattuto su Mozambico, Zimbabwe e Malawi causando oltre 150 vittime. La città portuale mozambicana di Beira è stata l’area più colpita. Nel centro, è stato chiuso l’aeroporto, non c’è elettricità e molte case sono distrutte. Il bilancio provvisorio, già disastroso, è destinato a salire. Il ciclone Idai, di categoria 3, soffiando con venti sino a 225 chilometri orari, ha attraversato l’Africa australe causando anche centinaia di dispersi. Nelle aree più povere, decine di migliaia di persone sono isolate a causa delle strade fuori uso e dei blackout. Moltissimi villaggi con case fatte di legno sono stati letteralmente cancellati.

Ciclone Idai, danni ingenti e scenari di morte

Il ciclone Idai, arrivato dall’Oceano Indiano, sta lasciando una scia di morte e distruzione in tutto il percorso dal Madagascar al Mozambico. Alle oltre 150 vittime si sommano ingenti danni per centinaia di milioni di euro e una devastazione immane. Inquantificabili le abitazioni, le strade e i ponti distrutti a causa delle piogge violente e delle conseguenti inondazioni. Nel complesso, secondo dati Onu e fonti governative ufficiali, sono più di un milione e mezzo le persone colpite dal terribile ciclone. I governi del Malawi e del Mozambico hanno già proclamato lo stato di emergenza e chiesto l’aiuto internazionale. Secondo le Nazioni Unite occorrono 16 milioni di dollari per aiutare le popolazioni colpite dal disastro ambientale.

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