“City-hound: segugi urbani per un’urbanistica Open source” è il nome del social network che tre giovani architetti donne hanno deciso di mettere in piedi per sfruttare al meglio gli spazi abbandonati delle nostre città.
Alessandra Gloria Lanza, Nina Artioli ed Eliana Saracino dello studio T Spoon di Roma hanno ideato una piattaforma capace di individuare le aree in disuso mettendole a disposizione di tutti quei cittadini virtuosi che hanno idee ma non spazi per renderle concrete. Un sistema, insomma, per mettere in relazione cittadini attivi e associazioni con i proprietari di edifici sfittati o abbandonati.
Il progetto, che fin da subito ha destato la curiosità del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è stato esposto in occasione della Biennale dello Spazio Pubblico a Roma. Intanto è il I Municipio della stessa città ad accogliere la sfida di individuare nella Capitale le aree che non sono utilizzate.
Non ci resta che elogiare questa iniziativa interessante, che parte “dal basso” con l’obiettivo di restituire alla collettività qualcosa di fruibile ed utile.
(fonte: Labsus)