Una delle funzionalità più utilizzate di Facebook, oltre alle pagine fan, sono i gruppi privati. In questo modo è possibile invitare nei gruppi un gran numero di persone accomunate dalla stessa passione per viaggi, film, musica, stile di vita o semplicemente per fare nuovi incontri. C’è chi però, per avere subito più iscritti o semplicemente per il puro piacere di distruggere il lavoro di altri, ruba letteralmente questi gruppi su Facebook e a volte li cancella: ma quali sono le tecniche adottate da queste persone?
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Profilo falso: tutto ha inizio creando un numero elevato di profili falsi e radunando altrettante persone che grazie a questi account fake inonderanno il gruppo Facebook o la pagina fan di immagini non consone e offensive. L’intento è quello di far desistere la vera utenza e produrre segnalazioni contro l’obiettivo.
Segnalazione del fondatore del gruppo a Facebook: il passo successivo è segnalare il fondatore o comunque l’amministratore del gruppo Facebook con il massimo potere. Spesso questa operazione ha successo, in quanto i controlli di Facebook non sono mai veramente scrupolosi.
Segnalazione di morte del proprietario: questa mossa è una variante di quella precedente. Nel caso non funzioni, allora si procederà a segnalare a Facebook il decesso dell’amministratore del gruppo tramite i numerosi account fake. In questo modo il profilo del proprietario del gruppo diventerà commemorativo.
Infiltrare un finto amministratore: una volta che il proprietario è stato eliminato, rimangono gli amministratori da lui scelti. Ora non resta che infiltrarsi facendosi passare per l’amministratore proprietario del gruppo grazie a un vero e proprio furto di identità. Ultima azione consiste nel disattivare il profilo infiltrato: l’account diventerà invisibile, ma attivo, in modo tale da poter gestire il gruppo senza il rischio di essere eliminato.