Il Ministero della Giustizia ha indetto un concorso, per esame, a 300 posti di notaio. Per inviare la propria candidatura c’è tempo fino al 22 dicembre 2018. Vediamo insieme come partecipare alla selezione, i requisiti minimi e specifici richiesti e tutte le informazioni necessarie.
Requisiti per partecipare al Concorso Notaio
Per partecipare è necessario:
– essere cittadino italiano o di un altro Stato membro dell’Unione europea ed aver compiuto l’età di anni 21;
– non aver compiuto 50 anni;
– essere di moralità e di condotta sotto ogni rapporto incensurate;
– non aver subìto condanna per un reato non colposo punito con pena non inferiore nel minimo a sei mesi, ancorché sia stata inflitta una pena di durata minore;
– essere fornito della laurea in giurisprudenza o della laurea specialistica o magistrale in giurisprudenza date o confermate da una università italiana o di titolo riconosciuto equipollente ai sensi della legge 11 luglio 2002, n. 148;
– avere ottenuto l’iscrizione fra i praticanti presso un Consiglio notarile ed aver fatto la pratica per diciotto mesi, di cui almeno per un anno continuativamente dopo la laurea;
– non essere stati dichiarati non idonei in cinque precedenti concorsi per esami a posti di notaio, banditi successivamente all’entrata in vigore della legge 18 giugno 2009, n. 69.
Titoli di preferenza
Ai sensi dell’articolo 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487, e successive modifiche, a parità di merito, sono preferiti:
- gli insigniti di medaglia al valor militare;
- i mutilati ed invalidi di guerra ex combattenti;
- i mutilati ed invalidi per fatto di guerra;
- i mutilati ed invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- gli orfani di guerra;
- gli orfani dei caduti per fatto di guerra;
- gli orfani dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
- i feriti in combattimento;
- gli insigniti di croce di guerra o di altra attestazione speciale di merito di guerra, nonché i capi di famiglia numerosa;
- i figli dei mutilati e degli invalidi di guerra ex combattenti;
- i figli dei mutilati e degli invalidi per fatto di guerra;
- i figli dei mutilati e degli invalidi per servizio nel settore pubblico e privato;
- i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti di guerra;
- i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per fatto di guerra;
- i genitori vedovi non risposati, i coniugi non risposati e le sorelle ed i fratelli vedovi o non sposati dei caduti per servizio nel settore pubblico e privato;
- coloro che abbiano prestato il servizio militare come combattenti;
- coloro che abbiano prestato lodevole servizio a qualunque titolo, per non meno di un anno, nell’Amministrazione della giustizia;
- i coniugati e i non coniugati, con riguardo al numero dei figli a carico;
- gli invalidi e i mutilati civili;
- i militari volontari delle Forze armate congedati senza demerito al termine della ferma o rafferma.
- A parità di merito e di titoli, la preferenza è determinata:
- dal numero dei figli a carico indipendentemente dal fatto che il candidato sia coniugato o meno;
- dall’aver prestato lodevole servizio nelle amministrazioni pubbliche;
Come presentare la domanda
La domanda di ammissione al bando (a cui va aggiunta la marca da bollo di 16 euro) va presentata o spedita entro il 22 dicembre 2018 al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale competente in relazione al luogo di residenza dell’aspirante per via telematica, compilando l’apposito form, o a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Alla domanda va allegata:
– quietanza comprovante l’effettuato versamento della tassa erariale di euro 49,58 – stabilita dall’art. 2, terzo comma, del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 21 dicembre 1990 – per ammissione ad esame di abilitazione professionale, quale adeguamento della tassa di ammissione agli esami di Stato per l’abilitazione all’esercizio delle professioni, di cui all’art. 4 della legge 8 dicembre 1956, n. 1378;
– quietanza comprovante l’effettuato versamento della somma di euro 51,55 – stabilita dall’art. 1 della legge 25 maggio 1970, n. 358 – a titolo di tassa di concorso e di spese di concorso.
Prove d’esame previste
L’iter selettivo del bando per notai 2018 prevede prove d’esame scritte e orali. L’esame scritto è costituito da tre distinte prove teorico-pratiche, riguardanti un atto di ultima volontà e due atti tra vivi, di cui uno di diritto commerciale. L’esame orale è scandito in tre prove che vertono su: diritto civile, commerciale e volontaria giurisdizione, con particolare riguardo agli istituti giuridici in rapporto ai quali si esplica l’ufficio di notaio; disposizioni sull’ordinamento del notariato e degli archivi notarili;
e disposizioni concernenti i tributi sugli affari.
Chi volesse conoscere maggiori dettagli sul concorso 2018 per 300 notai non deve fare altro che leggere il form disponibile sul sito web del Ministero della Giustizia e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale IV Serie Speciale Concorsi ed Esami n. 93 del 23-11-2018.